Economia

L'agricoltura, praticata nelle vallate e favorita da importanti opere irrigue, rappresenta una delle principali risorse del Paese; principali colture sono quelle del cotone, dei cereali, della frutta (mele, uva), delle patate, dei pomodori. Diffuso l'allevamento del bestiame (bovini, ovini e caprini). Le maggiori risorse minerarie sono rappresentate da oro, piombo, stagno, carbone, petrolio, gas naturale, mercurio e salgemma, oltre che da uranio, radio, arsenico e bismuto. Nell'industria prevalgono i settori alimentare, tessile (tappeti), conciario, chimico, metalmeccanico (alluminio, piombo), elettrotecnico e dei materiali da costruzione; gli impianti sono ubicati essenzialmente nella capitale e nella città di Hudzand, Kulob, Qurghonteppa e Urateppa.

 

Le ferrovie misurano una lunghezza di 550 km ca., le strade di 13.700 km ca..

 

Principale aeroporto è quello della capitale Dusanbe.

 

La bilancia commerciale, dopo un periodo negativo, è oggi in pareggio; il Paese esporta alluminio, cotone, minerali e manufatti verso la Russia, l'Uzbekistan, la Lituania, il Kazakistan, mentre importa allumina, prodotti petroliferi, derrate alimentari e gas naturale da Uzbekistan, Russia, Turkmenistan e Kazakistan.

 

Dopo lo smembramento dell'URSS (Unione Sovietica) il Paese attraversa un duro periodo di crisi, legata alla fine dell'economia centralizzata e pianificata e all'inadeguatezza delle strutture produttive e commerciali ad affrontare le esigenze del mercato libero.