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Ambiente umano
La presenza umana in Kazakistan è databile al Paleolitico inferiore, come testimonia il ritrovamento di manufatti risalenti a circa 300 000 anni fa. Evidenze archeologiche (sito di Botay, nel Kazakistan settentrionale) indicano inoltre che in epoca neolitica la regione era popolata da tribù nomadi di cacciatori-raccoglitori. Le testimonianze più significative della presenza umana in Kazakistan risalgono tuttavia all'era del bronzo (circa 4000 anni fa) e si riferiscono alle culture dette di Andron e di Begazy-Dandybay, ascrivibili a tribù guerriere di origini indoeuropee, dedite all'agricoltura e all'allevamento del bestiame, molto abili nella lavorazione dei metalli e antesignani nell'estrazione del rame. Intorno al VII secolo a.C. tribù nomadi proto-turche penetrarono nella regione, conducendo inizialmente stili di vita basati sul nomadismo e su tipologie insediative sparse, per poi adottare forme organizzative più stabili senza però abbandonare la pratica del nomadismo, che resterà per molti secoli una costante dell'organizzazione sociale e territoriale della regione.
La prima entità statale di tribù nomadi in territorio kazaco risale al VI secolo d.C. Successivamente, nel 766 d.C., una confederazione di tribù turche diede vita allo Stato Qarluq in un'area corrispondente al Kazakistan orientale. Tra l'VIII e il XIX secolo gli Arabi occuparono parti del Kazakistan meridionale, iniziando a introdurvi l'Islām. I Turchi Oghuz acquisirono il controllo del Kazakistan occidentale tra il IX e l'XI secolo, mentre nello stesso periodo i popoli Kimak e Kipchak, anch'essi di origini turche, si stabilivano nel Kazakistan orientale. Dopo secoli di conflitti e invasioni, la regione fu interessata dalla penetrazione mongola (XIII secolo), che ha avuto un'influenza determinante sulla storia e sull'etnogenesi kazaca.
La maggior parte del territorio corrispondente all'attuale Kazakistan fu incorporato nell'"Orda d'oro", khanato ereditario dei discendenti di Juchi, primogenito di Genghiz khān. La commistione tra le tribù già presenti e i popoli provenienti dalla regione altaica in seguito all'invasione mongola è alla base della formazione dell'ethnos nazionale kazaco, che giungerà a compimento tra il XV e il XVI secolo. Nella seconda metà del XV secolo, i principi Ghirey e Janibec fondarono i primi khanati di nomadi "kazachi", che inizialmente contavano circa 200 000 individui, ma che si accrebbero rapidamente con l'assorbimento dei popoli vicini. Al principio del XVI secolo il numero dei Kazachi era già di un milione, e il territorio della loro vita nomade comprendeva tutta la regione della steppa (tra le future città di Orenburg e Semipalatinsk e il lago Balqaš). È in questo secolo che emerse una nazione kazaca propriamente detta, unita da linguaggio, cultura e organizzazione sociale e suddivisa in unità etno-territoriali.