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Storia
L'arcipelago fu scoperto da Cristoforo Colombo, che nel 1492 (12 ottobre) sbarcò in una delle isole cui diede il nome di San Salvador (corrispondente probabilmente all'attuale Guanahani). La colonizzazione però ebbe inizio solo verso la metà del secolo XVII (prima ci si era limitati a catturare gli abitanti come schiavi per le miniere di La Española) quando (1544-45) vi si trasferirono alcuni religiosi delle Bermuda e alcuni abitanti dell'arcipelago inglese fondarono (1656) New Providence. Affidate da Carlo II a sei nobili (1670), esse furono nuovamente abbandonate, trasformandosi in un rifugio per i pirati, finché la corona riprese il controllo diretto e inviò (1718) un governatore. Nel 1904 la Gran Bretagna affittò agli USA una base navale a Mayaguana per 99 anni; nel 1964, con una nuova Costituzione, le isole ottennero l'autonomia interna, accedendo il 10 luglio 1973 alla piena indipendenza. Posizione dominante assunse il Progressive Liberal Party, legato alla comunità nera, che, al potere dal giorno dell'indipendenza, fu riconfermato negli anni 1977, 1982 e 1987. Il dominio del Progressive Liberal Party proseguì ininterrottamente durante gli anni Ottanta nonostante le accuse al suo leader Lynder Pindling di connivenza con il traffico della droga. Gli USA in particolare sospettarono Pindling di favorire il passaggio della droga dall'area colombiana a quella nordamericana. Anche la condizione di paradiso fiscale di Bahama e l'abuso del segreto bancario favorirono nel Paese lo sviluppo di traffici illeciti e della corruzione. Nelle elezioni politiche del 1992 il Progressive Liberal Party fu costretto a subire l'affermazione del Free National Movement (FNM) che conquistò la maggioranza assoluta, mantenuta anche nelle successive elezioni del 1997.