Ambiente umano

Indice articolo

  1. Bahamas
  2. Storia
  3. Economia
  4. Ambiente umano
  5. Spazio fisico

Scomparsi da secoli gli originari Arawak, la popolazione dell'arcipelago è oggi formata in prevalenza da Neri e mulatti (85% del totale), mentre il resto è di origine europea. Al censimento del 1990 essa aveva raggiunto i 255 095 ab., saliti a 295 000 a una stima del 2000. Il ritmo di incremento annuo, che nei decenni passati si era mantenuto assai elevato, è progressivamente sceso e, divenuto inferiore all'1% tra il 1970 e il 1980, in seguito si è mantenuto più o meno costante intorno a questo valore. D'altra parte, il flusso immigratorio, un tempo consistente, è oggi numericamente irrilevante mentre, a partire dal 1994, il governo ha provveduto al rimpatrio forzato degli immigrati haitiani e cubani illegali, creando peraltro con questo provvedimento non poche tensioni nei rapporti con i Paesi di origine. Negli anni più recenti la diffusione dell'AIDS ha cancellato i progressi compiuti in fatto di riduzione della mortalità infantile (tornata a salire al 17‰ nel 2000) e di aumento della speranza di vita (scesa, alla stessa data, a 68 anni per i maschi e 74 anni per le femmine), oltre ad accrescere il tasso complessivo di mortalità (6,8‰, piuttosto elevato per una popolazione strutturalmente giovane).
La distribuzione territoriale degli abitanti è assai diseguale e la popolazione urbana rappresenta addirittura l'87,4% di quella complessiva: soltanto le isole principali sono popolate e più della metà della popolazione totale risiede in quella di New Providence, con una spiccata tendenza a concentrarsi ulteriormente nella capitale, Nassau (172 000 ab. nel 1997), fulcro delle attività economiche e politiche del Paese, scalo aereo di primaria importanza sulle rotte atlantiche; altri centri importanti sono Freeport (45 000 ab. nel 1996), sulla Grand Bahama, e Standard Creek su Andros.