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Ambiente umano
Popolamento e reducciones. La maggior parte della popolazione india del Paraguay all'epoca della conquista spagnola era rappresentata da gruppi guaraní che vivevano essenzialmente sull'agricoltura itinerante; essi accolsero senza inimicizia i primi europei che vennero a stabilirsi nelle loro fertili terre, ma l'istituzione delle encomiendas, dove gli indigeni lavoravano quasi in stato di schiavitù, e il reclutamento forzato ebbero su di loro conseguenze disastrose. In questo quadro si inserisce l'azione dei gesuiti, che trovarono nel Paraguay il luogo ideale per realizzare i loro programmi di incivilimento e di salvaguardia degli indios. Asunción, fondata nel 1537 sul Río Paraguay, già agli inizi del XVII secolo era un vivace centro di colonizzazione e di qui prese via l'opera missionaria dei gesuiti, che istituirono le reducciones, villaggi comunitari dove non esisteva la proprietà privata, ogni famiglia aveva la sua dimora in usufrutto e tutti i membri lavoravano per il benessere della comunità. Le reducciones, divenute circa una trentina, nel giro di un secolo riuscirono a raggiungere un efficiente grado di organizzazione. Nel 1767 la soppressione della compagnia dei gesuiti ebbe pertanto gravi ripercussioni sulla vita del Paese: le reducciones, che andavano contro gli interessi degli encomenderosappoggiati dalla Spagna, vennero distrutte e molti indigeni furono ridotti in schiavitù o cercarono scampo nelle foreste, dove tuttora vivono. Il Paese, passato in mano alle oligarchie creole e guidato da intraprendenti dittatori, conobbe successivamente momenti di prosperità, ma intorno alla metà del secolo scorso, in un'epoca in cui emergevano le prime entità nazionali con i loro interessi, le loro ambizioni, i loro confini da salvaguardare, il Paraguay fu gettato dagli spropositati sogni di grandezza dei suoi dittatori in due guerre sanguinose che lo lasciarono stremato e decimato.
Sviluppo demografico. Demograficamente il Paraguay è sempre stato poco dinamico: alla elevata natalità non è mai corrisposto un abbassamento dell'indice di mortalità, a causa delle povere condizioni di vita della popolazione e della precaria situazione igienico-sanitaria. Al popolamento del Paraguay poco ha contribuito il fattore immigratorio; l'immigrazione infatti, specie se confrontata con quella degli altri Stati latino-americani, è sempre stata limitata (ha interessato soprattutto Spagnoli, Tedeschi, Giapponesi, Sovietici), sia per le conseguenze stesse delle guerre, sia per le scarse possibilità offerte da un Paese isolato, estraneo alle correnti più dinamiche dell'economia della regione platense; d'altro canto massiccia è sempre stata l'emigrazione, dovuta alle migliori condizioni di lavoro offerte dai Paesi vicini. Solo negli ultimi anni l'incremento demografico ha attinto indici elevati e la popolazione ha ormai superato i 5 milioni di abitanti, quasi tutti stanziati a est del Río Paraguay. Le zone più popolate sono i distretti agricoli della Región Oriental, compresa tra il Paraguay e le alture orientali; la densità va diminuendo sia verso le regioni forestali settentrionali sia in quelle verso il corso del Paraná. Densità bassissime si registrano nel Chaco, dove vi sono poche aree colonizzate intorno a vecchie guarnigioni militari.
Composizione e distribuzione. La maggioranza della popolazione è formata da indios guaraní, più o meno meticciati. Di essi alcuni gruppi, valutati complessivamente a 40.000 individui, vivono ancora isolati, in condizioni primitive, secondo i costumi originari (Lengua, Macá, Cainguá ecc.), nel Chaco e nelle aree forestali del Paraguay orientale. I meticciamenti più accentuati si hanno nei centri urbani, dove vive anche la maggior parte dei creoli e degli europei. I villaggi sono poveri, con capanne fatte di adobes, i mattoni di argilla seccati al sole. Caratteristici sono però gli insediamenti fondati dai coloni europei, che vivono in genere del tutto isolati, senza contatti con la popolazione locale, puntigliosamente perpetuando abitudini e costumi ormai scomparsi in Europa. Essi inoltre si concentrano in determinate zone: i Tedeschi nell'area di Encarnación, gli Italiani a Villeta, poco a sud di Asunción, i Mennoniti a Filadelfia e in altre località del Chaco.
Centri urbani. L'urbanesimo è poco sviluppato, anzi è unicamente rappresentato da Asunción, grossa città che da sola assorbe quasi un sesto della popolazione del Paese, con gli aspetti tipici dell'urbanesimo ispano-americano, dalle strade rettilinee, le case basse, le chiese barocche. Favorevolmente situata sulla sponda sinistra del Río Paraguay, essa ha sempre avuto un ruolo importante come centro di traffici fluviali e come base di colonizzazione delle regioni interne del bacino platense; oggi è resa vitale dal fatto di accentrare tutte le principali attività del Paese, economiche, finanziarie, culturali e amministrative. Gli altri centri hanno dimensioni assai modeste e non superano i 50.000 abitanti; essi rappresentano il fulcro delle zone più colonizzate e popolate nei migliori distretti agricoli, come Villarrica, o nei centri commerciali situati sulle sponde dei fiumi, come Encarnación sul Río Paraná e Concepción sul Río Paraguay.