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Economia
Non molto favorito quanto a risorse naturali, il Nicaragua fu scarsamente sollecitato all'epoca della dominazione spagnola e successivamente, quando passò in pratica da una dittatura all'altra, tutte strettamente legate a grandi compagnie statunitensi. È di conseguenza un Paese povero, arretrato, economicamente basato sull'agricoltura, attività che peraltro non garantisce sempre nemmeno l'autosufficienza alimentare. La guerra civile, che pose fine alla dittatura della famiglia Somoza, costò al Paese perdite enormi in vite umane, danni ingenti alle città (distrutte per il 50%) e alle infrastrutture viarie, elevatissimi indebitamenti con l'estero, rovinosi crolli delle produzioni agricole e zootecniche, nonché la quasi completa paralisi delle attività industriali e commerciali. Il nuovo governo espropriò i beni di Somoza e le aree non coltivate, ridistribuendo le terre confiscate a circa 60.000 famiglie contadine; nazionalizzò le banche private, le compagnie di assicurazione, i settori minerario, forestale e della pesca; istituì una serie di enti pubblici per incrementare le principali produzioni e controllare il relativo commercio. Nel complesso, il governo intende attuare un'economia di tipo misto, che incoraggi con adeguati finanziamenti (al momento per lo più ottenuti con prestiti stranieri) l'iniziativa privata, specie nei settori che forniscono beni destinati all'esportazione, pur nell'ambito di una accuratamente programmata regolamentazione statale.
Agricoltura. Arativo e colture arborescenti occupano solamente il 10% della superficie territoriale; nonostante le ingentissime distruzioni della guerra civile, si ritiene che già nel 1981, grazie ai consistenti aiuti internazionali, le produzioni avessero ricuperato i valori prebellici. I principali prodotti alimentari destinati al mercato interno sono il mais, il riso e il sorgo, la manioca e taluni prodotti ortofrutticoli, come fagioli, ananas, agrumi; il settore si regge però sui proventi delle colture di piantagione, in particolare sul caffè, principale prodotto d'esportazione, che trova un ottimo ambiente nei fertili terreni vulcanici del versante del Pacifico tra i 600 e 1.000 m, sul cotone, sulle banane, sulla canna da zucchero e sul cacao. Costituisce una rilevante fonte di ricchezza il manto forestale che abbonda di essenze pregiate come mogano, cedro e palissandro.
Allevamento e pesca. Un settore in sviluppo notevole, tanto da consentire una certa esportazione, è quello zootecnico, incentrato sull'allevamento bovino; discreta consistenza hanno anche i suini e i volatili da cortile. La pesca è praticata soprattutto lungo la costa atlantica.
Risorse minerarie e industria. Le risorse minerarie non sono molto ingenti; le principali consistono in oro e in argento; sono inoltre presenti miniere di rame, piombo e zinco. Assai modesta è anche la produzione d'energia elettrica. L'industria si basa essenzialmente sulla lavorazione dei prodotti locali; comprende perciò zuccherifici, birrifici, manifatture di tabacchi, conservifici per la carne, cotonifici, oleifici; funzionano una raffineria del petrolio a Managua, alcuni cementifici e un cantiere navale presso Puerto Cabezas.
Comunicazioni e commercio. La rete delle comunicazioni non è né estesa né efficiente. Le ferrovie si sviluppano per circa 300 km ca., lungo il versante del Pacifico, e non si raccordano con quelle degli Stati vicini; le due linee più importanti collegano l'una Managua con il porto di Corinto, il maggiore del Paese (scali marittimi di rilievo sono anche San Juan del Sur, sul Pacifico, e Puerto Cabezas sul Mar delle Antille), l'altra Managua con la città di Granada . Del pari le arterie stradali, solo in parte asfaltate, interessano essenzialmente le regioni volte al Pacifico; il collegamento stradale con l'Honduras e la Costa Rica è assicurato dal tratto nicaraguense (383 km) della Carretera Panamericana . Un certo ruolo riveste tuttora la navigazione nei laghi e lungo i corsi terminali dei fiumi tributari del Mar delle Antille. È infine discreto il servizio aereo, assicurato dalla AERONICA (Aerolíneas de Nicaragua ), che effettua servizi sia interni sia con il Guatemala, il Messico e gli Stati Uniti; principale aeroporto è quello internazionale di Managua. Non molto rilevante è il movimento commerciale: il Nicaragua esporta caffè, pesce, crostacei, carne e zucchero, mentre importa materie prime per l'industria, macchinari, generi alimentari; l'interscambio si svolge per lo più con gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania, dalla Costa Rica e da El Salvador.