Economia

 

La Costa Rica, come gli altri Stati centroamericani, basa tradizionalmente la propria economia sull'attività agricola, che appare più sviluppata rispetto a quella dei Paesi vicini; in particolare la Costa Rica presenta minori squilibri interni e una più omogenea distribuzione sia delle terre sia del prodotto nazionale. Non mancano in effetti, accanto alle piccole e medie aziende agricole a conduzione diretta, che sono sempre state la caratteristica del Paese sin dall'epoca coloniale, alcune grandi piantagioni in mano a società straniere. Non meno rilevante è l'impegno posto dal governo nel diversificare le strutture produttive, potenziando il turismo e soprattutto avviando un ampio processo d'industrializzazione, facilitato da una politica che incentiva gli investimenti stranieri; l'attività manifatturiera mostra una netta prevalenza nell'ambito dell'industria leggera, ma già con intensi programmi di sviluppo dei settori energetico, metallurgico ed estrattivo.

 

Agricoltura, allevamento e pesca. Arativo e colture arborescenti occupano meno dell'11% della superficie territoriale: le colture nettamente più redditizie, condotte con tecniche moderne, sono quelle del caffè, diffuso nelle alte terre centrali, e delle banane, coltivate nelle piantagioni costiere e pressoché interamente di proprietà della United Brands (ma cedute al governo costaricano perché considerate non più sufficientemente remunerative). La contemporanea caduta dei prezzi, anche del caffè, ha causato una crisi che soltanto dal 1986 è andata attenuandosi. Seguono tra le colture industriali o avviate all'esportazione il cacao, presente anch'esso nelle pianure litoranee, la canna da zucchero, il tabacco, il cotone. Nonostante la grande estensione delle aree forestali (circa un terzo della superficie totale), assai ricche di essenze pregiate, lo sfruttamento è tuttora piuttosto limitato, rappresentato soprattutto da cedro e da balsa. Occupa invece un rilevante ruolo nell'economia nazionale il settore zootecnico, che alimenta alcune industrie e fornisce anche prodotti per l'esportazione; prevalgono i bovini, seguiti dai suini e dai volatili da cortile. Piuttosto ridotta è per contro l'attività peschereccia, che viene praticata in prevalenza nell'Oceano Pacifico; ben organizzata, ma in mano per lo più a imprese statunitensi, è solamente la pesca del tonno.

 

Risorse minerarie e industria. Le risorse minerarie sono limitate o comunque l'attività estrattiva non è molto sviluppata, malgrado il recente interessamento governativo; si ricavano solo modesti quantitativi di oro, argento, minerali di ferro, zolfo, manganese, bauxite e salmarino. Cospicui incrementi ha registrato invece il settore energetico grazie all'ingente potenziale idroelettrico delle alte terre. La Costa Rica è il più industrializzato Paese dell'America Centrale; annovera per lo più piccole e medie aziende, la cui attività si basa sulla lavorazione dei prodotti agricoli, zootecnici e forestali (zuccherifici, manifatture di tabacchi, conservifici della carne e del pesce, birrifici, mobilifici, stabilimenti tessili e dell'abbigliamento). Accanto a queste aziende, che producono beni di consumo per il mercato interno, sono sorti, a seguito di massicci interventi governativi e di aiuti statunitensi, alcuni grandi complessi (meccanici, farmaceutici, chimici) localizzati intorno a San José, cui vanno aggiunti lo stabilimento di Puntarenas per la produzione di fertilizzanti e la raffineria di petrolio di Limón, raccordata con oleodotto alla capitale.

Comunicazioni e commercio. Buone sono nell'insieme le vie di comunicazione; quelle stradali comprendono il tratto costaricano della Carretera Panamericana , che raccorda il Paese con il Nicaragua e Panamá, e un sistema viario di 37.273 km, solo in parte però transitabili durante la stagione piovosa. La rete ferroviaria, di circa 950 km, è per metà di proprietà della United Brands ; statale è tuttavia la linea più importante, che attraversa la Costa Rica passando per la capitale e riunendo i centri portuali di Limón e Puntarenas (altri attivi porti sono Golfito e Quepos, entrambi sul Pacifico e adibiti in prevalenza all'esportazione di banane). Le maggiori città sono inoltre collegate mediante linee aeree (compagnia di bandiera è la LACSA, Líneas Aéreas Costarriquenses ); la capitale è servita dall'aeroporto internazionale di Juan Santamaría. Il commercio con l'estero si svolge per circa il 30% con gli Stati Uniti, ma sono sempre più intensi gli interscambi con gli altri Paesi del Mercato Comune Centroamericano, specie con il Guatemala. La Costa Rica esporta soprattutto caffè e banane.