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Ambiente umano
Popolamento. Numerosi reperti della regione di Gafsa hanno dimostrato come la Tunisia fosse abitata già nel Paleolitico; in epoca storica il Paese si trovò a essere posto lungo la rotta delle migrazioni di popoli del Mediterraneo orientale, Cretesi, Greci e Fenici, i quali ultimi, dediti soprattutto ai traffici marittimi, stabilirono numerose sedi sulla costa dell'attuale Tunisia. Ciò contribuì poi largamente alla prosperità dei Cartaginesi che, mercanti per eccellenza, presero a sfruttarne i minerali, a migliorarne l'agricoltura, a svilupparne le capacità commerciali, introducendo tra l'altro l'uso della moneta. Prospero fu anche il periodo corrispondente al dominio di Roma, la quale colonizzò razionalmente il Paese e vi fondò numerose città che sono rimaste alla base della successiva organizzazione territoriale. Fondamentale fu però l'arrivo degli Arabi (VII secolo), che diedero un corso totalmente nuovo alla civiltà tunisina, determinando la definitiva islamizzazione del popolo e l'adozione della lingua araba, mentre si verificava la progressiva scomparsa degli elementi originari berberi, oggi assai esigui e per lo più relegati in alcune zone delle montagne meridionali (vedi Berberi ). La prosperità goduta in genere con gli Arabi cessò con la successiva dominazione turca; quando nel 1881 i Francesi imposero il loro protettorato il Paese era economicamente depresso, la popolazione scarsa
Sviluppo demografico e composizione. Nonostante il susseguente notevole movimento migratorio, verificatosi a partire dalla fine del XIX secolo, a opera soprattutto di Francesi e Italiani, ancora al primo censimento (1911) la popolazione era di appena 1,9 milioni di abitanti, saliti nel 1931 a 2,4 milioni, di cui circa 200.000, cioè oltre l'8%, stranieri. La presenza europea fu consistente sino agli anni Cinquanta, ma già nel 1948 era cominciato l'esodo verso il nuovo Stato di Israele della comunità ebraica. Con l'indipendenza si ebbe il grande rimpatrio di coloni francesi e italiani (in due anni ne partirono circa 110.000); tuttavia in breve, grazie all'elevato indice demografico, furono superati i valori precedenti
Distribuzione. In vaste aree della Tunisia settentrionale si superano ormai i 120 abitanti/km 2 , contro i 4-5 abitanti/km 2 nell'estremo Sud, dove tra l'altro sussistono ancora popolazioni nomadi, in via peraltro di progressiva sedentarizzazione, e dove i centri stabili maggiori corrispondono alle sparse oasi. Diffuso è il popolamento nel Nord, con numerosi villaggi scaglionati sia nelle valli e nelle depressioni montane sia sulle stesse pendici dei monti, tra campi di cereali e oliveti; l'urbanesimo in Tunisia è però abbastanza sviluppato
Centri urbani. Prevale nettamente la capitale, Tunisi , erede dell'antica Cartagine, che è sempre rimasta il centro più importante del Paese; divenuta con i Francesi, e ancor più con l'indipendenza, sede di molteplici attività industriali e commerciali, ha assunto un aspetto nettamente moderno, accanto al quale permane però intatta la vecchia città araba, la pittoresca medina. Tra gli altri centri, tutti di peso economico e demografico nettamente inferiore (a eccezione di Sfax) e tutti con funzioni eminentemente portuali, sono, sulla costa orientale, Sfax, sbocco marittimo della Tunisia centrale, Susa (Sousse) e Gabès, già attivo nodo carovaniero; sulla costa settentrionale è Biserta, un tempo munita base navale francese in una delle più protette rade dell'intero Mediterraneo, ma che ha avuto scarsi sviluppi economici a causa della limitatezza del suo retroterra. Nell'interno, non lontano da Susa, è Kairouan , la "città santa" della Tunisia, la più antica città araba di tutto il Maghreb (fu fondata nel 671); fu capitale della dinastia degli Aghlabiti e vanta nella Grande Moschea uno dei più insigni edifici religiosi del mondo arabo. Chiamata un tempo anche "capitale delle steppe", è oggi centro agricolo e turistico, con un artigianato artistico in via di sviluppo. Infine tra i centri d'oasi il maggiore è Gafsa, nella Tunisia centrale