Spazio fisico

Morfologia. Il territorio corrisponde strutturalmente a una sezione del penepiano guineano; è cioè formato da antichi rilievi che costituiscono la dorsale divisoria tra i bacini nigeriano, voltaico e guineano. Essi non superano in generale i 600 m d'altezza e morfologicamente si presentano con profili spianati e maturi. Il massiccio dell'Atakora , nella sezione nord-occidentale, è la parte residuale d'un rilievo archeozoico di rocce quarzitiche che conserva ancora l'originario allineamento delle pieghe, da nord-est a sud-ovest; altrove dominano Inselberge granitici che sovrastano lievi ondulazioni, conche e vallate molto aperte. Il rilievo digrada progressivamente verso sud, dove alle formazioni archeozoiche dello zoccolo si sovrappongono terreni sedimentari, prevalentemente marnosi, del Cenozoico, e a questi, in prossimità del litorale, depositi alluvionali. La zona meridionale, pianeggiante, è la sezione più ricca e popolosa del Paese; essa si affaccia al mare con una costa di 120 km, bassa e rettilinea, orlata da cordoni sabbiosi che chiudono ampie lagune. Queste si susseguono ininterrottamente; la maggiore è la laguna di Nokoué, che mediante un canale comunica col mare.

 

Clima e flora. Dal punto di vista climatico il Paese presenta condizioni guineane nelle sezioni meridionale e centrale, sudanesi nel nord: ciò significa che da sud a nord mutano le precipitazioni e il loro regime, nonché le temperature. Queste, sulla costa, hanno poche variazioni stagionali e oscillano tra i 25 e i 27 °C; nel nord le medie si abbassano di qualche grado, ma le escursioni termiche giornaliere e stagionali sono marcate. Le precipitazioni, apportate dalle masse d'aria marittime tra marzo e ottobre (in due successivi periodi, da marzo a luglio e da settembre a ottobre, corrispondenti alle piccole e alle grandi piogge), non superano in generale i 1.300-1.400 mm annui sulla costa (Cotonou) e si elevano sino a 1.500 mm sui primi rilievi occidentali. In tutta la parte settentrionale, dove si ha il tipico clima sudanese a due stagioni, le precipitazioni non superan o i 900 mm (Kandi, Savé) e cadono massimamente tra luglio e agosto. Nel complesso, tra i Paesi guineani, è questo uno dei meno piovosi e ciò soprattutto per la sua posizione rientrata rispetto alla generale linea di costa dell'area guineana; tuttavia la duplice stagione delle piogge nel sud è assai favorevole all'agricoltura. La vegetazione forestale è quasi assente, salvo che lungo i corsi d'acqua (foresta a galleria); prevale invece la savana-parco, con le specie tipiche dell'area sudanese guineana (a cacie, baobab, arbusti caducifogli), che verso nord si dirada e presenta vasti spazi erbosi. In tutta l'area meridionale, invece, predominano le coltivazioni, specie della palma da olio.

 

Idrografia. A parte il Niger, che per ca. 150 km segna il confine con l'omonimo Stato, il maggior fiume del Paese è l'Ouémé, che con un corso meridiano attraversa il Benin centrale e meridionale per 450 km, sfociando nella laguna di Nokoué. Parallelamente a esso scorrono, più a ovest, altri tributari dell'Oceano Atlantico, tra cui il Kouffo e il Mono, che nel tratto inferiore fa da confine col Togo. La parte più settentrionale del Paese appartiene invece idrograficamente al bacino del Niger, che qui riceve vari affluenti, tra cui l'Alibori e il Mékrou, e in piccola misura a quello del Volta al quale tributa, tramite l'Oti, il fiume Pendjari.