Economia

L'economia, che dalla fine degli anni Ottanta si è avviata alla privatizzazione, è basata sull'agricoltura di piantagione; principali prodotti sono il cacao, le noci delle palme da cocco e da olio, la manioca. Gli isolani si dedicano anche alla pesca e, in misura però molto ridotta, all'allevamento del bestiame. Sono invece assenti le industrie. Assai ridotte sono le vie di comunicazione, limitate a circa 380 km di strade e scarsi collegamenti aerei e navali; la capitale è il principale centro portuale e aeroportuale del Paese, collegato con l'Angola e il Camerun. Gli scambi con l'estero, che si svolgono soprattutto con il Portogallo e i Paesi Bassi, denunciano un costante passivo; le esportazioni sono costituite per oltre il 90% dal cacao, seguito dalla copra e dalle noci di cocco, mentre le importazioni consistono essenzialmente in cereali e altri generi alimentari e prodotti petroliferi. Per il futuro sono previsti una forte diversificazione delle colture, l'incremento dell'allevamento e il maggior sfruttamento delle acque territoriali.