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Storia
Dei territori che fanno parte della Guinea Equatoriale l'isola di Bioko fu scoperta negli ultimi decenni del XV secolo, tra il 1469 e il 1486, a opera del portoghese Fernando Póo, da cui assunse il nome; quasi contemporanea fu la scoperta dell'isola Pagalu (Annobón), avvenuta anch'essa a opera dei Portoghesi il l° gennaio 1471. In virtù del Trattato di El Pardo dell'11 marzo 1778 le due isole passarono sotto la dominazione spagnola.
Da quell'epoca una serie di alterne vicende si succedettero: gli Inglesi, che avevano iniziato un lucroso commercio con Fernando Póo, la occuparono nel 1827, ma, in seguito alle proteste della Spagna, furono costretti a riconoscere la sua sovranità sull'isola. Tanto nelle zone di Fernando Póo quanto in quelle di Annobón, i coloni spagnoli tentarono di promuovere l'economia di piantagione, accaparrandosi a tal fine le terre più fertili e ricorrendo a manodopera africana proveniente dal continente.
Nel 1904 Annobón e Fernando Póo vennero conglobate amministrativamente nell'Africa Occidentale Spagnola e sette anni dopo furono aggregate alla colonia spagnola del Río Muni (Mbini). Scoperta anch'essa ad opera dei Portoghesi nel XV secolo, gli Spagnoli vi si stanziarono in virtù del Trattato di El Pardo nel 1778, estendendo in seguito il loro dominio su tutto il territorio bagnato dal Río Muni. Un trattato concluso con la Francia il 17 giugno 1900 definì i confini del territorio.
Nel 1935 la Guinea Spagnola venne riorganizzata in due distretti, Fernando Póo e Guinea Spagnola continentale, sotto il controllo di un governatore generale residente a Santa Isabel (oggi Malabo) e, dopo l'avvento al potere di Francisco Franco, al termine della guerra civile spagnola, conobbe un periodo di più intenso sfruttamento.