Spazio fisico

Morfologia. Sia la sezione continentale sia quella insulare del territorio sono eminentemente montuose. Il Mbin, dal nome del fiume omonimo, oggi Mitemele, corrisponde largamente a una porzione di quel marcato orlo di alteterre che delimita a ovest la depressione congolese e che poggia sull'antichissimo imbasamento africano. Vi si susseguono, nel centro e a est, fitti allineamenti di brevi catene cristalline, alte in media 500-80 0 m ma che toccano i 1.200 m nel Monte Mitra; verso ovest si hanno in prevalenza terreni sedimentari cenozoici: il rilievo sfuma in basse colline, che cedono a loro volta a una costa bassa e importuosa, interrotta solo a sud dal profondo estuario del Mitemele. Affioramenti di un allineamento vulcanico (prosecuzione dei rilievi del Camerun) sono invece le isole Bioko e Pagalu, situate l'una al largo della costa del Camerun, l'altra già in pieno Oceano Atlantico. Particolarmente tormentata è la morfologia di Bioko, caratterizzata dalla presenza di numerosi coni vulcanici, che attingono i 3.107 m nell'imponente mole del Monte Santa Isabel. Più del Mitemele, che attraversa la sezione meridionale del Mbini, il vero asse idrografico del Paese è il Río Benito, che lo solca da est a ovest, provenendo dal Gabon; ricco d'acque, date le copiose precipitazioni, è navigabile nell'ultimo tratto del suo corso, mentre altrove è interrotto da frequenti rapide.

 

Clima e flora. Il clima della Guinea Equatoriale è tipicamente equatoriale, con piogge abbondanti (2.000-3.000 mm annui), forte umidità e temperature costantemente elevate (medie di 25-26 °C); solo l'altitudine mitiga gli eccessi termici, mentre contribuisce in parte a temperare l'assai gravo sa umidità l'influsso pur debole dell'aliseo di sud-est, caldo e asciutto, che a partire da novembre segna l'inizio dell'estate australe. In rapporto al clima spiccatamente equatoriale, un fitto manto forestale ricopre il territorio; numerose sono le ess enze pregiate d'alto fusto, come il palissandro, l'ebano e l'okoumé. La foresta pluviale è particolarmente estesa e rigogliosa nel Mbini, mentre a Bioko e a Pagalu ha lasciato negli ultimi decenni largo posto alle colture di piantagione.