Sparatorie a scuola, piaga americana destinata ad aumentare

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Foto: Gerson Martins da Vita.it

La maggior parte degli autori delle sparatorie ha meno di 18 anni, il 78% dei tiratori scolastici ha una storia di tentativi di suicidio e c'è un numero crescente di giovani emarginati, emotivamente disturbati e pieni di rabbia. Eppure nelle scuole Usa non c'è un'adeguata assistenza psichiatrica e psicologica, i ragazzi sono lasciati a se stessi dallo Stato e le famiglie senza un'assicurazione medica privata sono senza strumenti. Per non parlare delle armi, che chiunque può comprare ovunque. Quali le possibili soluzioni per fermare questo bagno di sangue? Vita ha sentito i migliori esperti statunitensi per fare il punto e per capire cosa dovrebbe fare (e non fa) la politica americana.

L'ennesimo massacro a Uvalde, in Texas, che ha causato la morte di 19 bambini e due insegnanti il 24 maggio scorso, è la sparatoria più mortale in una scuola statunitense dal dicembre 2012. Purtroppo, ci sono pochi motivi per credere che la frequenza di tali tragedie diminuirà presto mentre, al contrario, ci sono ragioni convincenti per aspettarsi più sparatorie negli Stati Uniti, anche nelle scuole secondo Ronald W. Pies, professore emerito di psichiatria e docente di bioetica e scienze umane presso il SUNY Upstate Medical Center e docente presso la Tufts University School of Medicine. Le ragioni sono almeno tre e spiegano perché gli Stati Uniti siano oggi l'epicentro di una vera e propria carneficina. La prima è che oggi c'è un numero crescente di giovani emarginati, emotivamente disturbati e pieni di rabbia negli Usa. Dal 1982, almeno 123 sparatorie di massa sono state effettuate negli Stati Uniti da tiratori maschi, contro appena tre eseguiti da femmine. Analizzando il K-12 School Shooting Database, il database che raccoglie tutte le stragi scolastiche negli Usa, la maggior parte degli autori delle sparatorie ha meno di 18 anni. Inoltre, secondo uno studio condotto dalla psicologa Robin Kowalski, più della metà dei tiratori inseriti nel K-12 School Shooting Database aveva "problemi psicologici" di vario tipo.

Il secondo motivo che spiega queste tragedie è il disagio psicologico in aumento tra gli adolescenti unito al fatto che negli Usa c'è una carenza storica di supporto per la salute mentale per questa fascia di età. Nel dicembre 2021, il portavoce delle questioni di salute pubblica nel governo federale, Vivek Murthy, aveva avvertito che i giovani stanno affrontando effetti devastanti sulla salute mentale a causa di sfide generazionali, aggravati dalla pandemia di Covid-19. Il rapporto del dottor Murthy rilevava un aumento significativo della depressione e dell'ansia nei gruppi di età più giovani, insieme a più visite al pronto soccorso per problemi di salute mentale. Murthy osservava che “i giovani sono bombardati da messaggi attraverso i mass-media e i social network che erodono il loro senso di autostima, facendo loro intendere che non sono abbastanza belli, abbastanza popolari, abbastanza intelligenti o abbastanza ricchi. Tutto ciò si mescola con questioni angoscianti come il cambiamento climatico, la disuguaglianza di reddito, l'ingiustizia razziale, l'epidemia di oppioidi e la violenza armata”.

Secondo un rapporto della Safe School Initiative, il 61% dei tiratori scolastici ha avuto una storia documentata di sentirsi estremamente disperato; inoltre, il 78% degli aggressori ha mostrato una storia di tentativi di suicidio o pensieri suicidi. Sfortunatamente, ottenere un aiuto professionale per la fascia di età sotto i 18 anni è sempre più difficile negli Stati Uniti, perché la pandemia ha peggiorato ulteriormente la già tradizionale carenza di operatori sanitari nel settore pubblico. L’assicurazione sanitaria che include l'assistenza psichiatrica è stata infatti privatizzata negli Stati Uniti ed è spesso legata all'occupazione. Pertanto, la perdita del lavoro durante la pandemia ha fatto sì che molte famiglie non siano più in grado di fornire ai figli gli interventi di assistenza mentale preventiva di cui hanno bisogno. Le statistiche, del resto, indicano che il deterioramento della salute mentale dei ragazzi a causa della pandemia di COVID-19 ha coinciso con un aumento del 50% delle sparatorie nelle scuole...

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