www.unimondo.org/Notizie/Dossier-Riconoscere-la-Palestina-perche-il-mondo-sta-cambiando-posizione-267450
Dossier - Riconoscere la Palestina: perché il mondo sta cambiando posizione
Notizie
Stampa

Foto: Unsplash.com
Di Giacomo Cioni
Nell’estate-autunno 2025 si è consumato un cambio di paradigma diplomatico: alcuni tra i più rilevanti Paesi occidentali hanno deciso di riconoscere formalmente lo Stato di Palestina. L’onda è stata guidata da iniziative coordinate – con Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo tra i protagonisti più visibili – e annunciata in vista della sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. A seguire, oltre alla Francia, anche Belgio, Lussemburgo, Malta, Principato di Monaco e Andorra hanno confermato il riconoscimento.
Per la comunità internazionale si tratta di un gesto storico: Paesi del G7 e membri chiave dell’Unione Europea hanno rotto il tradizionale consenso e hanno sfidato la politica di non riconoscimento che per decenni aveva caratterizzato l’Occidente. Pur non cambiando automaticamente la situazione sul terreno, il gesto aumenta la pressione diplomatica su Israele e rafforza la posizione politica della Palestina nelle trattative multilaterali.
Parallelamente, l’attenzione mondiale è stata richiamata anche dal nuovo piano di pace statunitense, annunciato dalla Casa Bianca, che disegna un percorso concreto per la stabilizzazione di Gaza e il rilancio delle istituzioni palestinesi. Il piano prevede una zona deradicalizzata e sicura, con la ricostruzione delle infrastrutture, la creazione di un comitato palestinese tecnocratico per la governance della Striscia e l’invio di una forza internazionale di stabilizzazione (ISF). L’obiettivo dichiarato è ridurre la minaccia terroristica, proteggere la popolazione civile e creare condizioni favorevoli a un futuro percorso verso l’autodeterminazione palestinese...