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Ayotzinapa, la verità sui 43 studenti scomparsi nel 2014 frammenta il Messico
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Foto: Frederik Trovatten.com da Unsplash.com
Quello di Ayotzinapa è un caso emblematico rispetto al problema della sparizioni forzate in Messico, all’impunità e alla connivenza delle autorità con i gruppi criminali che tengono in ostaggio il paese dell’America Latina.
Anche grazie a forti pressioni internazionali che hanno appoggiato le mobilitazioni delle famiglie dei 43 studenti della scuola Normale Rurale Raúl Isidro Burgos scomparsi nel 2014, lo Stato messicano negli ultimi 4 anni ha fatto concreti passi in avanti per fare luce su quanto successo.
Sono state create la Commissione per la verità e l’accesso alla giustizia nel caso Ayotzinapa (Covaj-Ayotzinapa), l’Unità speciale per le indagini e il processo del caso Ayotzinapa (Ueilca), che dipende direttamente dalla orocura generale della Repubblica.
Ayotzinapa, il ruolo dello Stato nella strage del 2014 cambia con la nuova versione
Proprio la Covaj-Ayotzinapa il 18 agosto scorso aveva presentato una relazione sul caso dei 43 studenti dove viene smentita la versione ufficiale fornita a suo tempo dal governo del presidente Enrique Peña Nieto e dalla procura generale della Repubblica: versione secondo la quale i ragazzi sarebbero stati sequestrati da alcuni poliziotti e consegnati poi a un gruppo di trafficanti locali chiamato Guerreros Unidos.
Dopo questa relazione il governo messicano ha emesso 33 mandati di arresto contro funzionari legati alla scomparsa degli studenti e il giorno successivo (19 agosto) anche Jesús Murillo Karam, procuratore generale della Repubblica all’epoca dei fatti, è stato arrestato a Città del Messico con l’accusa di complicità in sparizione forzata, tortura e intralcio alla giustizia.
Ayotzinapa, scontro nello Stato sul massacro dei 43 studenti del 2014
Il 27 settembre però, proprio il procuratore capo della Ueilca, Omar Gómez Trejo, ha rassegnato le dimissioni, denunciando forti ingerenze nella indagini da parte della procura generale della Repubblica, guidata da Alejandro Gertz Manero.
Il punto centrale dello scontro riguarda l’annullamento da parte della procura generale della Repubblica di 21 degli 83 mandati di cattura richiesti dalla Ueilca lo scorso agosto contro ex funzionari apparentemente coinvolti nella scomparsa dei 43 studenti di Ayotzinapa.
Il fatto risulta ancora più “sensibile” e sospetto se si considera che tra i 21 ordini di arresto annullati, 16 riguardavano militari accusati di aver partecipato ai fatti di otto anni fa...