Aspetti economici

L'agricoltura, in particolare la coltivazione della palma da cocco e da olio, costituisce tradizionalmente la base dell'economia isolana; di recente però il quadro produttivo si è alquanto diversificato grazie allo sviluppo dell'allevamento (soprattutto bovino e suino), della pesca (essenzialmente tonni) e dello sfruttamento del patrimonio forestale. Si sono altresì intensificate le prospezioni minerarie, che hanno già portato a individuare giacimenti di oro, argento e rame nell'isola di Guadalcanal, di amianto nell'isola di Choiseul, di fosfati nell'isola di Bellona. Il potenziamento dell'economia locale è però gravemente ostacolato dalla scarsità delle vie di comunicazione; fra i mezzi di trasporto prevalgono le piccole imbarcazioni, che collegano le varie isole. Marittimi sono pure i servizi che uniscono il Paese con gli altri principali Stati dell'Oceania, nonché con vari porti europei e con il Giappone, facendo capo principalmente ai porti di Honiara e di Yandina; solo Malaita e Guadalcanal hanno un discreto sviluppo stradale (2.000 km di strade, di cui solo il 25% asfaltate). Più diffuse sono le comunicazioni aeree (compagnia di bandiera è la Solair=Solomon Airlines ) poiché il Paese dispone dell' aeroporto internazionale di Honiara (Henderson) e di altri aeroporti minori. Il commercio con l'estero si svolge prevalentemente con il Giappone, l'Australia e la Corea del Sud e presenta una bilancia pressoché in pareggio; le Isole Salomone esportano copra , cacao, legname, olio di palma e pesce, mentre importano soprattutto petrolio, prodotti alimentari, manufatti vari, veicoli e cemento.