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Storia
Dalle origini all'istituzione della Repubblica.
Anticamente abitata dai Lapponi, e poi dai Finni, intorno al 1157 la Finlandia fu invasa dal re svedese Erik IX il Santo che cercò di diffondervi il cristianesimo. L'invasione svedese suscitò l'immediata ostilità russa e solo nel 1323 Svezia e Russia definirono i loro confini con il Trattato di Nöteborg.
Nel sec. XVI due fatti ebbero un grande peso nella vita finlandese: la decisione del vescovo di Åbo, Mikael Agricola, di celebrare la messa in finnico, favorendo la conoscenza dei libri sacri e stimolando così la letteratura, e la diffusione del protestantesimo, che ebbe l'avvio con Gustavo Vaga.
Nel 1581 la Finlandia, eretta a granducato, fu a lungo contesa tra Svezia, Polonia, Russia e Danimarca; nel 1617 Russia e Svezia conclusero la Pace di Stolbovo per il quale la Russia cedeva una parte dei territori. La dominazione svedese fu particolarmente pesante sotto Gustavo II Adolfo (1611-32), che esercitò forti pressioni anche sugli ambienti culturali finlandesi affinché la lingua svedese divenisse quella predominante. Carlo XI (1660-97), invece, approvò la formazione di una borghesia agraria nazionale.
Dopo l'invasione russa degli inizi del sec. XVIII, con la Pace di Nystad (1721) e con la Pace di Åbo (1743) i territori orientali della Finlandia passarono alla Russia e il 17 settembre 1809, con la Pace di Hamina, l'annessione fu completata. I regni di Alessandro I e di Nicola I furono caratterizzati da una politica autoritaria nei confronti della Finlandia e dal tentativo di sostituire la lingua, la cultura e i costumi russi a quelli finnici e svedesi. Nel 1863 Alessandro II concesse la riconvocazione della Dieta finlandese: il suo successore, Alessandro III, però, si trovò a dover affrontare i movimenti panslavisti e autonomisti che la riconvocazione della Dieta aveva suscitato. Il 15 febbraio 1899 Nicola II revocò la Dieta; successivamente anche l'esercito (1901) e la Costituzione (1903) finlandesi furono aboliti. Nel 1904 i nazionalisti uccisero in un attentato i capi della reazione per cui il 20 luglio 1906 Nicola II dovette rinunciare alla sua politica repressiva e convocare una Dieta straordinaria che, l'anno successivo, approvò la riforma elettorale, introducendo il sistema proporzionale e il suffragio universale. Nelle elezioni del marzo 1907 il Partito socialdemocratico ottenne il 40% dei suffragi.
Nel 1910, per timore del propagarsi delle idee separatiste e l'acuirsi delle istanze sociali, la Dieta fu di nuovo sciolta e allo scoppio della prima guerra mondiale (1914) la Russia abolì completamente l'autonomia finlandese e annunciò l'annessione della Finlandia. La Rivoluzione russa costituì però un forte stimolo per i movimenti separatisti e il 6 dicembre 1917 la Dieta proclamò la Repubblica indipendente di Finlandia . La presenza all'interno del Paese di un forte e organizzato partito marxista determinò una crescente tensione che culminò nella guerra civile dell'inverno 1918: i bolscevichi furono aspramente repressi dalle forze bianche del generale Mannerheim, coadiuvato da un corpo militare del generale tedesco Rüdiger von der Goltz.
Nel 1919 fu eletto il primo presidente della Repubblica, K. J. Ståhlberg.