Aspetti economici

L'agricoltura praticata su quasi la metà della superficie territoriale (non si coltiva nella fascia meridionale perchè contaminata dalle emissioni della centrale nucleare di Cernobyl in Ucraina), rappresenta una delle principali risorse economiche (con lino, ortaggi, barbabietola da zucchero, patate, frutta) insieme con lo sfruttamento delle ampie foreste di latifoglie, estese su circa un quarto del territorio, che fornisce notevoli quantità di legname, avviato per fluitazione ai centri di lavo razione. L'industria, sviluppatasi a partire dalla fine del secolo scorso dopo la costruzione della rete ferroviaria, è attiva nei settori estrattivo (potassa a Soligorsk, petrolio a Recica, torba, salgemma eccetera), meccanico (macchinari, trattori), elettrotecnico, chimico (fibre artificiali a Mogilev e Svetlogorsk, superfosfati a Gomel, composti azotati a Grodno), petrolchimico (a Novopolock), alimentare, della gomma (pneumatici a Bobrujsk) e del legno. Numerosi gli impianti termoelettrici, alimentati dalla torba di estrazione locale, dal petrolio e dal gas naturale di importazione. Come nelle altre repubbliche che componevano la disciolta federazione dell'URSS, dopo il conseguimento dell'indipendenza sono in corso profondi mutamenti nelle strutture sociali ed economiche