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Storia
La versione tradizionale intorno all'origine di San Marino, come detto, racconta che alcuni schiavi dalmati, guidati da un tagliapietre di nome Marino, riunite le loro famiglie, fondarono sul monte Titano una specie di comunità religiosa che ebbe subito la benedizione del vescovo di Rimini, Gaudenzio. Le minacce d'invasione degli Ungari, dei Saraceni e dei Normanni fecero sì che i Sammarinesi pensassero a fortificarsi. Nacquero in tal modo le tre torri sulle tre più alte "penne" del Titano: la Rocca o Guaita, la Cesta e il Montale. Durante la lotta per le investiture, San Marino diventò comune con statuti e consoli regolari e indipendenti. Nelle contese fra i Malatesta e i Montefeltro, durante il XV secolo, San Marino fu sempre fedelissima alleata dei Montefeltro. Particolarmente aspre furono le lotte del piccolo Stato contro Sigismondo Malatesta, fra il 1440 e il 1450: in tale occasione Sigismondo, sconfitto, dovette cedere il castello di Fiorentino oltre a Montegiardino, Serravalle e Faetano, che costituirono gli ultimi ampliamenti territoriali della Repubblica. Fino a quando Cesare Borgia non se ne impadronì nel 1503, San Marino non conobbe governo di stranieri, ma poi riassunse la propria indipendenza. Nei secoli XVI e XVII, si trovò circondata dal territorio papale; la forte influenza spagnola, esercitata in quasi tutta la Penisola, ebbe la spiacevole conseguenza di consegnare il potere all'aristocrazia, per cui il Gran Consiglio divenne un'oligarchia di 45 membri, tutti nobili. Nel 1797 Napoleone offrì alla Repubblica un ampliamento di territorio, ma i Sammarinesi lo rifiutarono, cosicché il Congresso di Vienna, restaurando monarchie e principati, rispettò l'integrità e riconobbe la sovranità della Repubblica. Dalla fine del Settecento al 1830 lo Stato fu retto dalla sapiente oculatezza di Antonio Onofri, a cui i cittadini attribuirono il titolo di padre della patria.
Durante il XIX secolo, San Marino riprese l'antica sua funzione civile di rifugio dei perseguitati: molti patrioti trovarono asilo sul Titano. Dopo le guerre d'indipendenza, si trovò circondata dal Regno d'Italia e, ancora una volta, le fu riconosciuta la legittima sovranità sul suo territorio. Nella prima guerra mondiale San Marino mantenne la propria neutralità, ma inviò comunque un corpo di spedizione sanitario ed ebbe anche i suoi caduti. Durante il secondo conflitto mondiale, la piccola Repubblica fu duramente bombardata dagli Inglesi. Malgrado la fragilità della sua autonomia, la Repubblica mantiene intatti i suoi ordinamenti e la sua tradizione di giustizia e di equilibrata saggezza.






