Realta economica

Economia...della classe

Dati elaborati dalla classe 5 C della Scuola primaria "A. Maggini" dell'Istituto Comprensivo “Grazie-Tavernelle” di Ancona nell'ambito del progetto "Economia... della classe" svolto durante la fase di sperimentazione di Atlante on-line (A.S. 2010-2011). I dati relativi alla distribuzione dei settori di occupazione, al denaro prestato da altri paesi, al rapporto immigrati-emigrati e agli abitanti che vivono con meno di due dollari al giorno in Bangladesh hanno consentito un confronto con altri Paesi come Italia, Romania, Spagna, Tunisia e Marocco (confronta i dati e la tabella comparativa).

"Cotone sulla pelle. Sulle tracce dei nostri jeans" è il progetto realizzato dalle classi 3^A e 3^B della Scuola Secondaria di 1° grado "G. Marconi" dell'I.C. "Grazie Tavernelle" di Ancona durante la fase di sperimentazione di Atlante on-line (A.S. 2010-2011). Il video racconta il viaggio del cotone che si trasforma in un paio di jeans partendo dal Burkina Faso, uno dei principali produttori africani della fibra, passando per il Bangladesh, paese trasformatore, per arrivare negli Stati Uniti, paese distributore sul mercato mondiale. Guarda il video.

 

La maggior parte delle industrie straniere che investono in Bangladesh sono nel settore tessile

L'economia del Bangladesh è ancora prevalentemente agricola: si basa sull'agricoltura e sulla pesca settori che impegnano più della metà della forza lavoro.

L'industria del Bangladesh è situata quasi esclusivamente nelle due principali città, Dhaka e Chittagong, dove gli investimenti da parte delle aziende straniere sono favoriti attraverso le EPZ, zone in cui vengono garantite delle speciali agevolazioni fiscali. Spesso in queste zone la presenza dei sindacati e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori vengono, però, ostacolate. Per questo c'è una grande attenzione da parte delle organizzazioni non governative che monitorano le condizioni dei lavoratori e promuovono delle campagne perchè venga garantita la loro dignità.

Inventato da Muhammad Yunus, economista e banchiere, insignito del Premio Nobel per la pace nel 2006, il microcredito è un sistema di piccoli prestiti rivolti a chi, troppo povero, non è in grado di ottenerne dai normali sistemi bancari. La frase: «I poveri possono da soli creare un mondo libero dalla povertà: tutto ciò che dobbiamo fare è liberarli dalle catene con le quali li abbiamo imprigionati» sta alla base di questo sistema di prestito che ha permesso il sorgere di moltissime piccole attività economiche in Bangladesh e non solo.

Donne al lavoro con la juta

 

Grazie al microcredito sono sorte in Bangladesh molte piccole cooperative di donne che, forti delle loro abilità e della capacità di stare insieme, sono riuscite a crearsi un guadagno entrando nel circuito del commercio equo e solidale.Nel libro "Pesci Piccoli. Donne e cooperazione in Bangladesh" si dice "All'inizio la cooperativa ha dato alle donne la libertà di rendersi autonome, uscendo dalla miseria, ma succesivamente esse hanno conquistato anche la libertà di scelta, decidendo l'organizzazione del lavoro e in quale modo vi avrebbero partecipato"

scuola primo grado