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Storia
Al Brunei principalmente si riallaccia la storia dell'isola del Borneo. Nell'ampia insenatura dove ancor oggi sorge la capitale, si sviluppò infatti, a partire dal XIII secolo, quel reame marinaro che riuscì a dominare su larga parte delle terre circostanti, permettendo alla grande isola, occupata da popolazioni rimaste a culture primitive di carattere nomadico, di stabilire rapporti nuovi, in particolare con quelle culture indonesiane che trassero vita dai contatti con Indiani e Cinesi (i quali già da tempo, forse fin dal VI secolo, conoscevano l'insenatura di Brunei che s'apriva sulla costa nord-orientale della grande isola). Il reame fiorì sui commerci, di cui aveva il monopolio tra i mari che bagnavano il Borneo e le Filippine, e che si inserivano poi in una più vasta rete commerciale che arrivava fino all'Occidente, attraverso il primo sviluppo del colonialismo, in specie olandese, che lasciò libero campo alla formazione di potentati locali.
La grande diffusione della pirateria rese sempre precari i tentativi d'insediamento coloniale, finché nel 1841 il comandante britannico sir James Brooke, nel quadro delle nuove iniziative di Londra in Estremo Oriente, intervenne su richiesta del sultano del Brunei a domare una ribellione e, a seguito di trattative con il sultano e le tribù locali, fu riconosciuto dal sultano stesso quale rājā di Sarawak, cioè di buona parte del territorio dipendente dal sultanato di Brunei. Sarawak divenne così, sotto il potere formale di Brooke e della sua famiglia, un territorio a protezione britannica, essendo stato concluso un trattato ufficiale di protettorato solo nel 1888. Ulteriori concessioni del sultano del Brunei alla fine del XIX secolo, a seguito di pressioni britanniche, estesero il territorio di Sarawak che escluso il periodo d'occupazione giapponese tra il 1941 e il 1945 fu governato dai discendenti di Brooke. Nel 1946, a seguito di brevi trattative tra la famiglia Brooke e il governo di Londra, Sarawak divenne colonia britannica.
Anche la parte del territorio nominalmente conservata dal sultano di Brunei cadde sotto il diretto controllo britannico a partire dal 1847, quando fu concluso un accordo di protezione commerciale e di collaborazione militare, seguito nel 1888 da un regolare Trattato di protettorato contemporaneo a quello con Sarawak, finché nel 1906 il sultano di Brunei accettò l'autorità del residente britannico quale detentore del potere reale. In precedenza, nel 1877, la parte settentrionale dell'isola era stata dal sultano stesso ceduta a un'impresa commerciale britannica, divenendo dal 1946 colonia britannica (North Borneo).
Nel secondo dopoguerra anche nei tre territori inglesi del Borneo si fece sentire la ventata nazionalista che scosse l'Asia. La Gran Bretagna decise pertanto di unificare i tre territori con la sua ex colonia della Malesia, dando vita a una eterogenea quanto artificiale entità statale con lo scopo di conservare le sue posizioni economiche e strategiche nell'Asia del Sud-Est: nacque così la Federazione della Grande Malesia Stato federale indipendente nell'ambito del Commonwealth cui, nel settembre 1963, aderirono il Sarawak, il Sabah (ex North Borneo) e Singapore, la quale ultima lasciò la Federazione nell'agosto del 1965.
Il sultanato del Brunei, invece, nonostante le mire della Malaysia, con i due territori che lo stringono e lo chiudono come un'enclave, e dell'Indonesia, che domina gran parte del Borneo, preferì rimanere sotto la protezione inglese che determinò, anche in quest'area, la formazione di quei tipici segni dovuti alla sua dominazione: miscuglio di genti di diversa origine, affarismo commerciale, minoranze chiuse nelle loro specifiche attività, esotismo contagiato da gusti e possibilità economiche diverse, su uno sfondo equatoriale che fa sentire la sua presenza fino ai margini dei centri abitati e delle piantagioni. In più portò quella precarietà e provvisorietà politica, sociale ed economica proprie dei Paesi che non sono ancora riusciti ad affrancarsi dalle strutture coloniali. Nel 1976 una risoluzione dell'ONU invitava la Gran Bretagna a concedere l'indipendenza al Brunei, ma i colloqui iniziarono solo nel 1978, dopo che Malaysia e Indonesia avevano assicurato che avrebbero rispettato l'indipendenza del sultanato, e si conclusero nel 1979 con un accordo che prevedeva come poi avveratosi l'indipendenza del Brunei per la fine del 1983. Capo dello Stato rimane il sultano Muda Hassanal Bolkiah, che ha assunto anche la carica di primo ministro.