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Economia
Dal punto di vista economico, unica ricchezza di Barbados è la canna da zucchero, continuamente migliorata con la selezione delle varietà e l'uso dei fertilizzanti, e le cui piantagioni occupano gran parte della superficie posta a coltura. Per il consumo interno si coltivano mais, patate dolci, manioca, ortaggi, banane; sono inoltre praticati l'allevamento (ovini, suini, pollame) e la pesca. Poco sviluppata è l'industria, quasi unicamente rappresentata da zuccherifici e da distillerie di rhum; si producono anche oli e grassi vegetali, saponi, birra e altri beni d'uso locale. Nel 1981 è iniziato lo sfruttamento di giacimenti petroliferi e di gas naturale. L'attrezzatura alberghiera di gran lusso e i frequenti collegamenti marittimi e aerei (che fanno capo rispettivamente al porto di Bridgetown e all'aeroporto internazionale di Grantley Adams) con le Americhe e l'Europa hanno da tempo posto l'isola di Barbados sulle rotte del turismo internazionale.