Hate Speech. Odio online

L’odio nel web oggi. Diffuso, perché coinvolge innumerevoli utenti della rete, in qualità di vittime o di perpetratori. Liquido, perché si propaga con forza in modo rapido e a ampio raggio, difficile da contenere. Pericoloso, perché il suo sdoganamento è al tempo stesso causa e effetto di un processo di cambiamento culturale che conduce a manifestazioni di discriminazione e intolleranza offline. Le parole d’odio in rete, il cosiddetto hate speech online, rappresentano un fenomeno esteso e trasversale: colpiscono i più vulnerabili sulla base delle origini, della religione, del genere e dell’identità di genere, dell’orientamento sessuale, delle condizioni socio-economiche, dell’aspetto. A volte sono incitate da politici e personaggi influenti, in altri casi la scintilla è innescata da notizie o fake newsIl 7 novembre 2023 ore 18:00 - Urban Center - Via Rosmini 58 - Rovereto TEMPORA ODV invita a parlarne con: Sara TonelliResponsabile del gruppo di ricerca in Digital Humanities della fondazione Bruno Kessler.  Si occupa di scienze sociali computazionali e in particolare di analisi automatica di grandi quantità di dati, soprattutto da social network, per approfondire i fenomeni come l’odio online, la disinformazione o il cyberbullismo, i rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale nel diffondere odio online, ma anche i vantaggi che l’intelligenza artificiale ci può portare nel combattere l’odio online. 

Valeria Fabretti 

Ricercatrice presso il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler.  Insegna Sociologia all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata.   Studia, da una prospettiva sociologica e con aperture interdisciplinari, la presenza, il ruolo e il riconoscimento delle diveristà religiose nella sfera pubblica e nello spazio urbano;  i fenomeni di discriminazione e di intolleranza; i possibili approcci per un'educazione alla diversità.Ambiti principali dell'intervento: il ruolo dei processi culturali (il senso comune, gli stereotipi e i pregiudizi) rispetto allo HS;  i target dell'odio e la questione dell'odio rivolto a gruppi religiosi; la prospettiva dei giovani nell'analisi del fenomeno; i possibili approcci educativi per la prevenzione e il contrasto dello HS.  Massimiliano PilatiPresidente Forum Trentino per la pace e i diritti umani La comunicazione non violenta. Qualità della relazione. Il Public Talk, insieme ad altri eventi di interesse generale, è una sezione dell'ampio progetto Festival Agenda 2030  https://festivalagenda2030.com/e si ispira all'obiettivo 4 degli SDGS dell'Onu. Educazione di qualità, best practice, cultura, welfare, sostegno ai giovani e sviluppo di comunità educanti. Aperitivo smart. Entrata libera. Informazioni: 342 5144241, [email protected] Partner: Provincia Autonoma di Trento, Regione Trentino Alto Adige Südtirol, Comuni di  Rovereto, Novaledo, Roncegno Terme, Forum Trentino per la pace e i diritti umani,  Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Fondazione Antonio Megalizzi, Fondazione Fontana, Unimondo, Into it, UnderTrenta, Salto.bz, Il Dolomiti, Distretto Family.