COME SI UCCIDE LA NOTIZIA

COME SI UCCIDE LA NOTIZIAQuando i giornalisti sono il bersaglio, 6 novembre 2024 ore 18:00 TRENTO - Palazzo Trentini, Sala Aurora del Consiglio Provinciale, Via Manci 27. Entrata libera. L'iniziativa è parte del progetto Media Academy https://mediaacademy.it/. Con:

Raffaele Crocco

Giornalista, Direttore Unimondo e Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo

Antonio Trombetta

Presidente Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani

Uccisi, dispersi, imprigionati ... i giornalisti continuano a non lavorare in sicurezza, come dimostrano ad esempio, i rapimenti e gli attacchi armati in Messico.Il numero record di incidenti violenti  in America Latina sta spingendo i giornalisti all'autocensura, con una conseguente assenza di informazione nella regione, dove la criminalità organizzata e la corruzione sono gli argomenti per cui si rischia la vita. I giornalisti tenuti in ostaggio in tutto il mondo sono 54. Per quanto riguarda i giornalisti scomparsi (84), quasi un reporter su tre è messicano. Il Messico rimane il Paese con il maggior numero di giornalisti scomparsi al mondo, 31 su un totale di 84. A Gaza, dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, almeno 13 giornalisti sono stati uccisi nel corso del loro lavoro e un totale di 56 se si includono i giornalisti uccisi senza un evidente collegamento con il loro lavoro. Carcere
Nel mondo, 521 operatori dei media sono in carcere per motivi arbitrari legati alla loro professione. Secondo RSF (Reporter senza frontiere) anche quest'anno "la Cina rimane la più grande prigione al mondo per i giornalisti",121 professionisti dei media sono rinchiusi nelle carceri cinesi (di cui 12 a Hong Kong e 42 nello Xinjiang), pari a quasi un quarto (23%) dei giornalisti detenuti nel mondo. La Bielorussia, con le sue politiche sempre più repressive, spicca tra i regimi: nelle sue carceri sono detenuti 39 giornalisti. La Bielorussia è anche il Paese con il più alto numero di donne giornaliste detenute, 10 dopo la Cina  che ne ha imprigionate 14. In Iran Turchia, una delle tecniche utilizzate per reprimere i giornalisti è la detenzione ripetuta. Nel 2023 43 giornalisti turchi e 58 giornalisti iraniani sono finiti in prigione.Indice mondiale sulla libertà di stampa 2024

Come si legge nell'analisi di Reporter Senza Frontiere, la libertà di stampa in tutto il mondo nel 2024 risulta minacciata proprio da coloro che dovrebbero esserne i garanti: le autorità politiche. Questa constatazione si basa sul fatto che, dei cinque indicatori utilizzati per stilare la classifica, è proprio quello politico ad aver subito un calo maggiore, con una diminuzione globale di 7,6 punti. Secondo il rapporto dell'organizzazione no-profit, nel 2024 si è registrata una “chiara mancanza di volontà politica da parte della comunità internazionale di far rispettare i principi di tutela dei giornalisti, in particolare la Risoluzione 2222 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. Anche la guerra in Medioriente non ha aiutato, a causa del numero da record di violazioni contro i giornalisti e i media negli ultimi 12 mesi: più di 100 reporter palestinesi infatti sono stati uccisi dalle forze di difesa israeliane, di cui almeno 22 mentre erano in servizio.

I Paesi più censurati

Le ultime tre posizioni della classifica sono occupate dall'Afghanistan (178°, al terzultimo posto), in cui i giornalisti vengono incessantemente perseguitati, dalla Siria (179°) e, infine dall'Eritrea che, ultima in classifica in 180° posizione, risulta essere il Paese in cui la libertà di stampa è maggiormente minacciata. Come rivela l'Indice della libertà di stampa di RSF, la regione del Maghreb-Medio Orienteè quella in cui si registra la situazione peggiore, seguita dalla regione Asia-Pacifico, dove il giornalismo è soffocato dai governi autoritari, e l'Africa. Situazione grave anche in Russia (che ricopre il 162° posto), dove quasi tutti i media indipendenti sono stati banditi, dichiarati “organizzazioni sgradite” o sottoposti alla censura militare.   

I Paesi più liberi

I Paesi in cui la libertà di stampa è “buona” sono tutti membri dell'Unione Europea, che ha adottato la sua prima legge sulla libertà dei media (Media Freedom Act). Al primo posto della classifica sulla libertà di stampa troviamo la Norvegia, il Paese in cui il giornalismo risulta essere più libero e autonomo, seguita da Danimarca (2° posto) e Svezia (3°). La libera informazione viene però messa più a dura prova in Ungheria, Malta e Grecia, i tre Paesi Ue più bassi in classifica. Nel 2024 l'Italia è scesa di 5 posizioni rispetto all'anno precedente e, attualmente, si trova al 46° posto, su 180.  Spostandosi oltreoceano, si registra un notevole calo in una delle maggiori potenze mondiali, gli Stati Uniti, scesi di ben 10 posizioni e attualmente al 55° posto. 

Partner: Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Comune di Rovereto, Fondazione Cassa Rurale Alta Valsugana,
Forum Trentino per la pace e i diritti umani, Fondazione Antonio Megalizzi, RotarAct Rovereto, Metal Working, Distretto Famiglia  https://mediaacademy.it/ 

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