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Nuovi conflitti
Limes - Falkland/Malvinas: questa volta c'entra il petrolio - Il conflitto per il controllo delle isole Falklands si è riacceso brevemente in questo inizio di 2010. Contese già nel 1982 tra Regno Unito e Argentina per ragioni differenti, oggi il diverbio è sullo sfruttamento delle risorse energetiche presenti al di sotto dei fondali territorialmente appartenenti alle isole britanniche. La controversia s'inquadra ora nella corsa globale alla sicurezza energetica, combattuta a suon di prospezioni geologiche da parte delle industrie petrolifere e dei Governi dei Paesi più industrializzati.
La disputa sul controllo delle Isole Falkland diede luogo ad una guerra tra la dittatura Argentina e il Regno Unito. I motivi non riguardavano il petrolio (non sfruttabile con le tecnologie del tempo), avevano piuttosto motivazioni nazionalistiche. Il Generale Galtieri, allora Presidente della Junta Militar Argentina, aveva necessità di una valvola di sfogo nazionalistica che distraesse l'opinione pubblica dalla disastrosa situazione economico-politica del Paese: rispolverò così le rivendicazioni argentine sulle Isole Malvinas (nome argentino delle Falkland) e decise d'invadele per suscitare un'ondata d'amor patrio. Il Regno Unito e l'allora Primo Ministro Margareth Thatcher, che non godeva della simpatia del popolo britannico dopo la "cura da cavallo" economica di quegli anni, si trovarono a dover rispondere ad un'aggressione del suolo britannico a migliaia di chilometri dalla madrepatria.
Il conflitto durò 73 giorni e costò la vita di 255 inglesi e 746 argentini.