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Musiche
Musiche
Il folklore estone è sopravvissuto alla dominazione straniera grazie ad una ricca tradizione orale di canzoni, versi e canti liturgici (rahvalaule) che raccontano dell'alternarsi delle stagioni, della coltivazione della terra, della vita in famiglia, di amore e di miti. Il più antico canto estone, risalente addirittura al primo millennio prima di Cristo, è la musica liturgica runica
Tra i direttori d'orchestra, spiccano i nomi di Neeme Järvi e Tõnu Kaljuste e dei compositori Arvo Pärt, Veljo Tormis e Erkki-Sven Tüür
Tra le manifestazioni legate al folklore estone troviamo il Festival della canzone estone, il quale ha luogo ogni cinque anni e offre musiche
della tradizione locale; il festival culmina in un coro di ben 30.000 persone riunite, che all'unisono, propongono canti popolari estoni per il vastissimo pubblico
Gli strumenti appratenenti alla tradizione musicale popolare estone sono, tendenzialmente, flauti e strumenti a fiato costruiti con corna di animali o utilizzando le loro pelli, come ad esempio il Torupill, ovvero la cornamusa. Molto diffusi sono, inoltre, i cordofoni, ad una corda (põispill) o poche corde (moldpill- simile al dulcimer) tra i quali troviamo il Kannel, strumento affine alla famiglia delle cetre e al corrispondente cugino finlandese, il Kantele
Danze
La danza estone è una danza collettiva e nobile, è priva di grandi salti o movimenti rapidi; si caratterizza per la semplicità dei movimenti e dei motivi. Una delle danze più note e antiche è la Kaera- Jaan, cui si sommano la variante estone del valzer, labajalavalss, della quadriglia e della polka