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Profughi/Rifugiati
Documenti ONU
UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees/Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) - Country profile 2010 Russia - rapporto annuale sulla situazione di profughi/rifugiati, evacuati e deportati. Il focus è sulla situazione caucasica, dove ancora 80.000 persone attendono di rientrare nelle proprie terre e case.
Documenti di altre organizzazioni
Osservatorio Balcani e Caucaso - Ritorno difficile - Il conflitto osseto-inguscio del 1992 ha causato centinaia di vittime e decine di migliaia di sfollati, che solo in alcuni casi sono riusciti ad ottenere risarcimenti e ritornare alle proprie case. Un'intervista ai protagonisti.
Scheda
23 febbraio 1944 - Video Scheda sulla deportazione forzata dei popoli caucasici ad opera del regime stalinista in URSS
Museo Virtuale delle Intolleranze e degli Stermini - La deportazione forzata in URSS dopo la seconda guerra mondiale - Il sistema dei GULag raggiunse il proprio apogeo dopo la seconda guerra mondiale con l'avvio ai campi di "filtraggio e selezione" di tutti coloro avessero avuto contatti con il mondo esterno all'URSS durante la guerra. Esigenze di controllo del territorio occupato e di predominanza dell'etnia Russa portarono inoltre a spostamenti forzati di milioni di persone dal Caucaso alle steppe del centro Asia. solo con la destalinizzazione questo processo avrà un termine e le popolazioni, lentamente, potranno cominciare a tornare alle proprie terre.
Osservatorio Balcani e Caucaso - La Deportazione - L'operazione dal nome in codice "Čečevica", nel corso della quale è stata effettuata la deportazione dei popoli vainakh (così sono noti ceceni e ingusci) dai territori della Repubblica socialista sovietica ceceno-inguscia, ha avuto luogo dal 23 febbraio al 9 marzo del 1944. Secondo i dati ufficiali, sono stati deportati forzatamente oltre 496.000 ceceni ed ingusci, e di questi 411.000 deportati in Kazakistan, 85.500 in Kirghizistan. Queste cifre sono riportate anche nei documenti di archivio desecretati di Stalin.