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Acqua
Water Footprint
Molti Paesi occidentali soddisfano il proprio fabbisogno interno di acqua senza doverne perciò importare dall'estero. Spesso però questa situazione è fittizia, in quanto enormi quantità ne vengono importate indirettamente, incorporate all'interno di cereali, carni, frutta e altri prodotti alimentari, ma anche di tutti quelle altre merci per la produzione delle quali è necessario un massiccio impiego di acqua. Il concetto di water footprint (impronta idrica) viene utilizzato per poter valutare la reale quantità d'acqua utilizzata dalle nazioni.
La Francia è ricca di fiumi e corsi d'acqua che oggi come ieri hanno avuto diversi utilizzi, dalla navigazione commerciale, grazie anche alla costruzione di canali di collegamento, all'emungimento per la potabilità e per l'agricoltura. Da decenni inoltre da quando sono in funzione numerose centrali nucleari, corsi d'acqua vengono parzialmente deviati e le loro acque sfruttate per il raffreddamento delle turbine. Questo genera inquinamento termico delle acque usate, che vengono reimmesse a temperature più elevate, causando danni agli organismi acquatici e agli ecosistemi interessati.
Inoltre periodicamente si verificano incidenti di media entità che finiscono per contaminare con scorie radioattive interi corsi d'acqua, che risultano inutilizzabili per anni, e costringono a spese elevatissime per la bonifica. Un esempio è quanto è accaduto nel 2008, raccontato con un articolo dal Corriere della Sera.
Documenti Agenzie ONU
FAO (Fondo delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) - Dati ed informazioni sulla gestione dell'acqua
FAO/AQUASTAT - Informazioni su acqua e agricoltura
FAO (Fondo delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) - Profilo generale, dati, statistiche, legislazione relativi alla pesca e all'acquacoltura
Documenti di altre Organizzazioni
EarthTrends (portale di informazione ambientale del World Resources Institut) - Dati sulle risorse idriche
Direttiva Europea sulla gestione delle risorse idriche - Anche la Francia recepisce le direttive comunitarie e di conseguenze adegua le sue leggi e le sue politiche ai principi da esse espressi.