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Cibo, alimentazione e ricette
Nell’ultimo decennio la cucina tradizionale maltese sta conoscendo un ritorno alle vecchie ricette tale da rilanciarla in grande stile. Si tratta di un patrimonio culinario rurale, con grande impiego di vegetali (legumi e ortaggi) e latticini. Il pesce concorre ad arricchire e variegare la tavola. Significativamente, le ricette portano nomi di chiara origine araba e siciliana.
- I pastizzi, popolarissimo snack, sono una pasta sfoglia farcita di formaggio o ricotta.
- Il piatto ittico nazionale è il lampuka, consumato in autunno e servito in salsa piccante a base di capperi, aceto e olive.
- Un ricetta assai tipica è il fenek biz-zalza, coniglio al vino con cipolle ed erbette.
- La pasticceria presenta un repertorio praticamente inesauribile, citiamo solamente gli imqaret, prelibatissimi pasticcini fritti ripieni di datteri.
- Ottimi vini, e tra le bevande alcoliche si distingue il bajtra, liquore a base di fichi d’india e miele.
Imqaret (dolcetti ai datteri)
Ingredienti:
Per l’impasto
• 200 gr di farina
• 25 gr di burro
• 25 gr di margarina
• 25 gr di zucchero
• 1 cucchiaio di anisetta
• 1 cucchiaio di essenza di arancia
• acqua q.b.
Per il ripieno
• 200 gr di datteri
• 1 cucchiaio di anisetta
• 2 cucchiai di succo di arancia
• acqua
• scorza di limone grattugiata
• 1 scorza di arancio grattugiata
• 1 scorza di mandarino grattugiata
Procedimento
Per l’impasto:
Unite tutti gli ingredienti e mescolateli tra loro, impastando per bene. Quando avete un composto omogeneo mettetelo da parte per mezz’ora.
Per il ripieno:
In una pentola con poca acqua mettete i datteri, facendoli riscaldare per pochi minuti. Unite le scorze, il succo e l’anisetta; mescolate il tutto con una forchetta.
Stendete la pasta formando lunghe strisce larghe circa 10 cm e spennellate i bordi con l’acqua. Mettete il ripieno al centro di ogni striscia e ripiegate i bordi, pressando in modo da evitare che fuoriesca il ripieno. Tagliate ogni striscia in rombi di circa 4 cm di lunghezza l’uno. Friggeteli in olio abbondante, facendoli dorare; fateli scolare, in modo da far espellere l’olio in eccesso, e servite.
(Il testo è stato prodotto da una classe seconda della Scuola Secondaria di I grado Manzoni di Trento; fonte: Tesina Malta)






