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Diritti
Esiste ancora fra noi il “diverso”? Chi sono gli “stranieri” in Italia? Quali storie accomunano le migrazioni di tutti i luoghi e di tutte le epoche?
Per rispondere a queste e altre domande gli alunni e le alunne di IIF della scuola secondaria di I grado dell'Istituto Comprensivo A.G. Roncalli - Rosà (Vicenza) nell'anno scolastico 2011-12 un progetto di educazione interculturale pluridisciplinare (vedi qui il progetto didattico) - prof.sse Beltramello (italiano), Frigo (matematica), Luciani (storia/geografia). Il percorso si è concluso con l’elaborazione di un filmato dal titolo "L'importante è esser qui", frutto di interviste fatte dai ragazzi stessi ai compagni dell’Istituto provenienti da Paesi stranieri. Guardalo qui.
Il razzismo spiegato dai bambini
"Chi di voi conosce un razzista?" Alla domanda rispondono la classe V A della maestra Barbara Lucaroni della scuola primaria Ilaria Alpi di Roma e la classe IV C della maestra Tina Sciotto della scuola primaria Zanella di Alte, frazione di Montecchio Maggiore (Vicenza), partecipante alla fase sperimentale di Atlante on-line
Il sentirsi cittadine e cittadini di un Paese è un percorso che va oltre il fatto di nascere e vivere in un luogo; è un processo che dura tutta la vita è che matura grazie al continuo riconoscimento di essere parte di un gruppo e alla partecipazione alle decisioni che lo riguardano. Essere cittadini e cittadine è un diritto che comporta però anche dei doveri.
In Italia, la questione è particolarmente discussa in quanto attualmente non basta nascere in territorio italiano per esserne cittadino.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito, in occasione del 60° anniversario della costituzione italiana (1948-2008), l’importanza di “insegnare, studiare e analizzare nelle scuole il dettato costituzionale per offrire ai giovani un quadro di riferimento indispensabile a costruire il loro futuro di cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri” (approfondisci qui).
Essere Cinesi e Italiani allo stesso tempo non è sempre facile. Leggi la storia di Zhanxing Xu che si sentiva "italiana ma con il permesso di soggiorno".
Diritti dei bambini
Scopri i tuoi diritti e quelli dei bambini di tutto il mondo attraverso filastrocche, poesie, canzoni e storie
Diritti e salute
Tutti hanno il diritto di accedere alle informazioni sulle attività del settore pubblico e di partecipare alla vita pubblica. Scoprite come e a chi potete inoltrare un reclamo, o dove ottenere informazioni per difendere i vostri diritti
Secondo Amnesty International, le autorità italiane "non hanno risposto adeguatamente all’aumento del numero di arrivi via mare di persone provenienti dall’Africa del Nord, violando i diritti umani di migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Razzismo e discriminazione verso minoranze quali rom e migranti non sono cessati. L’Italia non ha istituito meccanismi efficaci per la prevenzione e la punizione della tortura e altri maltrattamenti" (leggi le pagine relative all'Italia contenute nel Rapporto 2012).
In Italia la tortura non è reato. Nel 1987, l'Italia ha ratificato la convenzione internazionale che vieta la tortura, adottata dall'ONU nel 1984. Da allora non è ancora stata tradotta in legge e i tribunali non possono perseguire adeguatamente i colpevoli. Numerosi sono i movimenti che lottano contro questo fenomeno chiedendo verità e giustizia per una corretta ricostruzione dei fatti, come il Comitato verità e giustizia per Genova.
La libertà di manifestazione del pensiero (libertà di espressione e di stampa) è un diritto sancito dalla Dichirazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 (art. 21) e dalla Costituzione Italiana (art. 21). Sulla base del rispetto o meno di questa libertà, l'associazione Reporter senza frontiere classifica 179 Paesi del mondo. Nella classifica del 2013, l'Italia occupa la posizione 57. Al primo posto c'è la Finlandia. La maggior parte dei paesi europei occupa le prime trenta posizioni (guarda la classifica).