Commercio Equo

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Paesi in via di sviluppo 

P.v.s. é un acronimo comunemente usato nel linguaggio dell'ONU e delle relazioni internazionali per indicare i cosiddetti Paesi in via di sviluppo. A questo termine corrisponde la formulazione inglese "developing countries".

E' importante sottolineare come, ad oggi, il tema del commercio equo e sostenibile non venga affrontato in maniera sistematica dalle Nazioni Unite. All'interno del sistema ONU non esite un'agenzia specializzata sul fair trade. L'ONU al contrario sembra abbracciare la visione dell'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), che distingue non tanto tra libero mercato e commercio equo, quanto piuttosto tra assenza o presenza di barriere protezionistiche al commercio internazionale. La locuzione fair trade, quindi, nel sistema ONU sta ad indicare un sistema di regole che rendano il rapporto fra Paesi in via di sviluppo e Paesi sviluppati più bilanciato in termini di accesso al mercato internazionale.

 

Documenti di altre Organizzazioni

Che cos'è 

Il commercio equo e solidale è una partnership commerciale fondata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che cerca di stabilire una maggiore equità nel mercato internazionale. Contribuisce a uno sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni commerciali e assicurando i diritti dei produttori e dei lavoratori svantaggiati del Sud del mondo.

BHCRAFT - Progetto di produzione di abbigliamento fatto a mano e di oggetti decorativi realizzati da donne bosniache, inseriti nel circuito del commercio equo e solidale.

OXFAM Italia - ONG che promuove l'eliminazione di povertà e ingiustizia nei Paesi del Terzo Mondo e mira a creare autosufficienza e sviluppo nelle comunità locali, promuove diversi progetti in Bosnia.

10 criteri per le Organizzazioni Fair Trade - standard, fissati dalla WFTO (Associazione Internazionale del Fair Trade), che le organizzazioni di commercio equo e solidale devono rispettare.

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