www.unimondo.org/Paesi/Asia/Asia-occidentale/Siria/Diritti-delle-donne
Diritti delle donne
Sakine Cansiz
Tra i leader della comunità curda spicca la figura di Sakine Cansiz, attivista fondatrice del PKK ed esempio per molte combattenti delle YPJ.
I leader del Kurdistan e della regione del Rojava sono molto attenti alla questione dei diritti delle donne, e talvolta superano anche gli standard dei paesi europei per quanto riguarda l'emancipazione.
Tra le forze che si oppongono all'avanzata dei jihadisti del ISIS (per approfondimenti vedi democrazia/dittatura in Siria) vi sono le YPJ, ovvero le unità di difesa femminili, composte unicamente da donne. Se da un lato la scelta può essere stata fatta per ovviare alla carenza di guerriglieri maschi, dall'altro è innegabile che questa abbia avuto un notevole effetto di emancipazione delle giovani donne. Buona parte delle combattenti sono ex studentesse che hanno lasciato gli studi per rispondere alla chiamata alle armi. Molte di loro hanno affermato che, prima di arruolarsi, ritenevano che l'uomo fosse dominante in famiglia e nella società. Il conflitto armato, pur nella sua drammaticità, ha dato loro possibilità di rendersi conto che la donna ha le stesse capacità e può accedere alle stesse posizioni degli uomini.
Mayssa Abdo
La comandante delle YPJ che lottano nella città di Kobane, Mayssa Abdo, tramite una lettera aperta al New York Times ha lanciato un appello alle donne di tutto il mondo affinché sostengano la causa curda in quanto afferma “stiamo combattendo per i diritti di tutte le donne, in ogni luogo".
Nel Kurdistan siriano (Rojava), le donne curde hanno fatto molti progressi per quanto concerne la parità di diritti ed opportunità tra con gli uomini.
Fin dagli anni '80 del Novecento, era stato costituito dalle donne militanti nel PKK un movimento rivoluzionario di liberazione denominato Union of Patriotic Women of Kurdistan (Unione delle donne patriote del Kurdistan) che si è molto battuto al fine di perorare la causa delle donne nel Rojava.