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Democrazia, dittature
La storia politica più recente dell'Iraq (per approfondire vedi la storia dell'Iraq) porta il nome di Saddam Hussein che governò il paese dal 1979 al 2003, anno della sua caduta. Repubblica dittatoriale governata dal Partito di Rinascita Araba Socialista (Baʿth) di matrice sunnita fino al 2003, l'Iraq è dal 2005 una repubblica parlamentare federale dotata di una Costituzione. Nella Costituzione, la religione islamica è dichiarata religione di stato, cioè fonte di ispirazione fondamentale della legislazione, in essa è vietata l'imposizione di leggi contrarie alla democrazia e ai diritti umani e garantita la libertà religiosa di tutti i cittadini. Nel 2005, l'Iraq sembrava aver intrapreso la difficile strada verso la democrazia attraverso le prime elezioni libere dopo la caduta del regime di Saddam per l'elezione dei deputati del Parlamento che avrebbe dovuto compiere la transizione verso la stabilità.
Il decennio successivo alla caduta di Saddam Hussein però si è caratterizzato per l'instabilità politica e socio-economica che si è intensificata successivamente al ritiro delle truppe americane nel 2011 (per approfondire vedi guerre dimenticate).
Questa situazione ha favorito lo sviluppo di un nuovo gruppo armato di matrice islamica radicale staccatosi da Al Quaeda, denominato ISIS (Islamic State of Iraq and Syria). Dal 2011, i suoi guerriglieri hanno cominciato a sferrare attacchi alla comunità sciita e anche a poliziotti e militari. Da allora l'ISIS ha dato il via ad una campagna militare di conquista del territorio a nord del paese che è sfociata anche in Siria, sfruttando il caos politico frutto della guerra in corso (vedi democrazia/dittature in Siria).
Documenti Agenzie ONU
ONU in Iraq - Portale delle agenzie ONU che lavorano in Iraq
Documenti di altre Organizzazioni
Parlamento dell'Iraq - Sito del Parlamento dell'Iraq






