Case

Casa tradizionale

Case a Jeddah

Gli edifici nell'architettura islamica sono stati progettati con la consapevolezza che chi vi entra passa dal caos del mondo esterno in un tranquillo e distensivo spazio interno. E' un'architettura che stabilisce una sorta di gerarchia degli spazi, distinguendoli gli uni dagli altri con una serie di zone di passaggio, o di transizione: la porta di una casa segna il passaggio da uno spazio comune - strada o piazza che sia - a uno spazio privato, familiare, costituito dall'abitazione vera e propria

 

Gli spazi delle abitazioni sono concepiti ed organizzati in relazione al principi islamici creando spazi di segregazione di genere

 

Case tradizionali ad Abha

Nel 1950, circa il 40% della popolazione era nomade e viveva in tende spostandosi stagionalmente con cammelli, pecore e capre alla ricerca dell'acqua. Un altro 40% viveva nei villaggi rurali delle oasi o delle alte terre dell'Asir occupandosi di agricoltura. Il restante 20% abitava le città di la Mecca, Medina, Jiddah, Taif, Abha, Buraydah, Unayzah, Ha'il, Hufuf e Riyadh. Nel 1992, tre quarti della popolazione era classificata urbana

 

Villaggio in pietra nelle vicinanze di Al Baha recentemente abbandonato

La rapida urbanizzazione è legata alla crescita dell'industria petrolifera avviata negli anni '50 del Novecento. Le popolazioni nomadi si stabilirono attorno alle città ed inizio un forte esodo dalle zone rurali verso quelle urbane. La mobilità geografica fu accompagnata dalla mobilità lavorativa e dalla speranza di una vita migliore. L'introduzione dell'automobile e dei mezzi pubblici influenzò profondamente la trasformazione dello spazio urbano

 

Le vecchie città erano circondate da mura e avevano zone residenziali compatte caratterizzate da vie strette, parti delle quali coperte, con giardini, palme e sorgenti d'acqua. Molte case avevano cortili interni, alcuni con prese d'aria per far circolare il vento. Le moschee erano vicine alle zone residenziali, insieme ad un mercato e ad una sede del governo

 

L'uso sociale dello spazio presenta caratteristiche simili senza distinzioni tra nomadi e sedentari, tra passato e presente. Le tende e le case permanenti erano divise in zone per gli uomini e zone per le donne. Tra i nomadi, gli uomini sedevano su kilim o tapptei distesi all'esterno della tenda dove ricevevano le visite, bevevano te e caffé, mangiavano; questo era anche lo spazio dove dormivano i ragazzi che avevano superato la pubertà e i visitatori maschi. Le donne svolgevano le stesse azioni in uno spazio a parte all'interno della tenda. La medesima segregazione di genere avveniva nelle case delle popolazioni sedentarie

 

Case a Jeddah

Attualmente la maggior parte delle persone vive in abitazioni individuali circondate da muri. I condomini sono generlamente abitati da immigrati. Le vecchie case ospitano ancora famiglie allargate, ma sono in aumento le famiglie nucleari. Molti immigrati vivono in campi appositamente costruiti o in case abbandonate nei vecchi quartieri delle città o nelle fattorie

 

Abitazioni moderne

Attenti a valorizzare un'eredità d'arte e di storia, gli architetti sauditi contemporanei inseriscono spesso nella loro progettazione i concetti ispiratori e i motivi tradizionali islamici (guarda alcune immagini)

scuola primo grado