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Economia
Negli anni '50 del Novecento, nonostante la politica filo-britannica dello scià Reza Pahlavi (per approfondimenti vedi Democrazie e dittature), nel popolo iraniano si manifestò una certa l'avversione per la Anglo-Iranian Oil Company (di seguito AIOC) accusata di sfruttare avidamente le risorse naturali del Paese. Nel 1950 la popolazione e il Parlamento consideravano non più valida la concessione petrolifera della AIOC, validità invece supportata dallo scià e dal Capo del Governo che nel 1951 venne assassinato da un fanatico. Al suo posto il Parlamento elesse come Primo Ministro il principale oppositore dell’AIOC, Mossadeq che nazionalizzò l'industria petrolifera. Questo atto generò l’avversione di Londra che chiese allo scià di provvedere a sostituire il Capo del Governo con una personalità meno radicale e più connivente agli interessi britannici, richiesta esaudita nel 1952. Tuttavia Mossadeq rimase assai popolare e scoppiarono delle proteste di piazza che costrinsero Reza Pahlavi a richiamarlo al Governo.
Mossadeq riaccese subito il forte contrasto con lo scià, sia sulla politica economica sia sulla delicata questione del controllo dell'esercito che il monarca aveva concentrato su di sé, scontro che si acuì in seguito all'espulsione dell'Ambasciata britannica, accusata di ingerenza negli affari interni. Nel 1953 Mossadeq costringe lo scià a lasciare il paese; mentre Reza Pahlavi era in esilio, a Teheran si verificò un colpo di Stato militare, appoggiato dalla CIA, che destituì il Primo Ministro e ristabilì al trono lo scià che a 34 anni, tornò trionfalmente a Teheran.
L'economia iraniana ha pagato duramente la guerra con l'Iraq di Saddam, durata otto anni, e le sanzioni imposte per colpire il programma nucleare degli Ayatollah.
Con i recenti accordi sul nucleare, il mercato iraniano, fatto di 80 milioni di consumatori, diventa appetibile per le molte aziende straniere che stanno valutando le possibilità di investimento.
L’Iran presenta un mercato ricco e attraente fatto di giacimenti di petrolio (l’industria petrolifera dopo il 1979 è totalmente statale), prodotti chimici e gasdotti. Altri prodotti fondamentali per l'economia sono: nel settore agricolo pistacchi, zafferano e caviale del Mar Caspio e nel settore tessile i tappeti.