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Foreste/Deserti
La regione dell'Himachal Pradesh si trova ai piedi dell'Himalaya. Qui il 67% del territorio è coperto di foreste e vi si trovano alberi come il fico, il pino, la quercia e i cedri deodara, detti anche cedri dell'Himalaya
Il deserto di Thar, detto anche Gran Deserto Indiano, copre una estensione di circa 200.000 km2 nel territorio indiano e può essere classificato come un "bassopiano arido".
La deforestazione è uno dei principali problemi ambientali. Il Chipko Movement è un movimento sociale ed ecologico che pratica il metodo di Gandhi, la satyagraha e l'azione non violenta lottando per la salvaguardia delle foreste indiane. Il Chipko Movement è un interessante esempio di mobilitazione di piccole comunità che intraprendono delle iniziative per progeggere le loro foreste al di fuori della strutture legislative e governative formali
Il rapido incremento demografico esercita notevoli pressioni sui sistemi forestali e sulle pratiche di diboscamento; ma è la conversione di superficie forestale ad altri usi una delle principali cause della deforestazione
Nelle foreste tropicali delle isole Nicobare e delle isole Andamane sono presenti specie floristiche e faunistiche endemiche
Documenti Agenzie ONU
FAO (Fondo delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) - Dati ed informazioni sul settore forestale
Documenti di altre Organizzazioni
EarthTrends (portale di informazione ambientale del World Resources Institut) - Dati su foreste, praterie e zone aride in India
Ministero dell'Ambiente - Legislazione, politiche, piani e programmi, trattati, accordi, potenzialità di investimento in materia di ambiente, protezione della nutura e delle foreste
Forest Survey of India (Ministero dell'Ambiente) - E' la principale organizzazione nazionale responsabile del monitoraggio e della valutazione delle risorse forestali del paese; creata nel 1981, il Forest Survey of India è succeduto al "Preinvestment Survey of Forest Resources" (PISFR), un progetto avviato nel 1965 dal Governo indiano e promosso dalla FAO e dall'UNDP
India Environment Portal - Portale realizzato e gestito dal Centre for Science and Environment (CSE) promosso dalla National Knowledge Commission (NKC) del Governo indiano
Durante la dominazione inglese sono stati fatti alcuni tentativi di introdurre delle norme che proibissero le coltivazioni itineranti e le piantagioni di teak. Dal 1865 al 1894, furono istituite delle riserve, ma al fine di proteggere le risorse per i bisogni imperiali. Dal XVIII secolo, furono impiegati dei sistemi scientifici di gestione delle foreste per rigenerarle e renderle sostenibili. Tra il 1926 e il 1947, il Punjab e l'Uttar Pradesh subirono una violenta desertificazione su larga scala e a partire dagli anni '30, le popolazioni cominiciarono a manifestare un certo interesse per la conservazione della natura, di particolari habitat e di specie faunistiche a rischio di estinzione. Furono create delle aree di conservazione che in gran parte divennero gli attuali parchi nazionali. La politica forestale del 1952 stabilì il mantenimento di circa un terzo del territorio indiano a foresta. In seguito, con lo sviluppo economico, l'atteggiamento verso le foreste mutò e per tutti gli anni '70 divennero oggetto di interessi economici e commerciali. Il Governo indiano investì poco sulla protezione delle foreste fino agli anni '80 quando entrò in vigore il Forest Conservation Act (1980)