Ambienti naturali

L'India ha una superficie che supera i 3 milioni di chilometri quadrati all'interno della quale si trovano 4 principali regioni naturali:

  1. la regione dell’Himalaya
  2. la pianura indogangetica
  3. l’altopiano del Deccan
  4. i Ghati orientali e occidentali

Il fiume Gange a Benares

Il Gange, insieme all'Indo e al Brahmaputra, è il fiume che ha dato origine alla pianura indo-gangetica. Il Governo indiano sta progettando di costruire una serie di dighe sull'alto Gange che avranno però una serie di conseguenze sia ambientali che per i diritti e le tradizioni della popolazione

 

Gunjari, un villaggio sommerso lungo la valle del Narmada

Il fiume Narmada ha origine sull'altopiano di Amarkantak e scorre verso ovest attraverso foreste e terreni agricoli fino a raggiungere il Mare Arabico. Nell'aprile del 1987, il governo ha approvato la costruzione di due dighe principali del Progetto Valle Narmada e gli stati di Madhya Pradesh e Gujarat sono stati autorizzati a "sviluppare" il fiume Narmada e la sua vallata. La costruzione delle dighe ha causato sfratti ed allontanamenti dei residenti con disastrose conseguenze economiche e sociali

 

Il deserto di Thar copre una estensione di 446.000 chilometri quadrati nel territorio indiano e può essere classificato come "bassopiano arido".

La ricetta del Kerala per l'ambiente 

Questo stato ricco di acque del sud ovest dell'India, viene studiato in tutto il mondo come esempio di sviluppo sostenibile specie nel modo di gestire la risorsa acqua.

 

 

 

 

 

 

 

 

La regione dello Himachal Pradesh si trova ai piedi dell'Himalaya. Qui il 67% del territorio è cosparso di foreste e vi si trovano alberi come il fico, il pino, la quercia e i cedri deodara detti anche cedri dell'Himalaya. Ci sono anche molti fiori selvatici e vi crescono rose, gladioli, tulipani e gigli.

foresta di mangrovie

In Tamil Nadu la cosìdetta "rivoluzione blu" ha introdotto l'allevamento intensivo dei gamberetti. Le conseguenze sull'ambiente sono state l'infiltrazione di acqua salata nelle falde e la distruzione della foresta di mangrovie che offriva una difesa naturale contro gli uragani e l'erosione marina.

Bhopal dove è avvenuto il più grande disastro chimico della storia

 

Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984 si verifica a Bohpal il più grande disastro chimico della storia: 25.000 saranno i morti, le falde acquifere sono tutt'ora inquinate e tonnellate di rifiuti tossici giacciono ancora abbandonate sul posto.

 

 

A New Delhi la cattiva gestione dei rifiuti ha provocato alcuni casi di morte e contaminazione.

 

 

La questione ambientale in India ha degli effetti immediati sulla povertà e sulla salute della popolazione. Per questo tra l'Unione Europea e l'India è nato un partenariato per mettere a disposizione competenze ed esperienze in questo settore.

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