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Foreste/Deserti
La copertura boschiva protetta rappresenta lo 0,70% della superficie del paese. Il Bangladesh possiede tre siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, tra cui la foresta del Sundarbans, una vasta estensione ricoperta di mangrovie situata sul delta del fiume Gange
La foresta di Sundarbans è una delle più grandi foreste di mangrovie al mondo situata tra Bangladesh ed India (Parco Nazionale di Sundarbans). La foresta è la casa della tigre reale del Bengala
Tra le cause della deforestazione e del degrado della copertura forestale si annoverano l'industrializzazione (possesso illegale delle terre), le piantagioni commerciali (gomma, acacia, eucalipto, ananas, banana, cassava e piante medicinali), la militarizzazione del territorio (realizzazione di basi aere e campi di addestramento) e le politiche forestali (silvicoltura sociale). In particolare, la silvicoltura sociale - che ha significato grossi finanziamenti provenienti da istituzioni internazionali - ha giocato un ruolo particolare e curioso nel processo di deforestazione. La pratica di piantare un'unica specie arborea è stata fatta passare come silvicoltura "sociale", "comunitaria", "partecipativa". Questa ha però causato la rapida distruzione della vegetazione nativa e dell'annessa biodiversità nelle foreste pubbliche
Il potenziamento dell'industria del pesce da esportazione e dell'acquacoltura commerciale (in particolare, l'allevamento dei gamberi) è uno dei processi che ha maggiormente contribuito al danneggiamento e in alcuni casi alla scomparsa delle foreste di mangrovie, naturali barriere contro l'innalzamento delle maree e la salinizzazione del suolo, rifugio della biodiversità costiera in termini di fauna acquatica.
Vandana Shiva spiega molto bene l'importante ruolo di questi alberi acquatici (Tratto da: Le guerre dell'acqua, Feltrinelli, 2004):
Le mangrovie assorbono parte dell'energia delle onde e delle maree, proteggendo la terra retrostante; gli alberi formano anche una barriera contro il vento. La distruzione delle Mangrovie nell'Orissa ha permesso alle tempeste e ai venti ciclonici di seminare la devastazione nella regione. Nel 1991, un'ondata di marea ha causato la morte di migliaia di persone in Bangladesh a causa delle vasche per l'acquacoltura. Nel 1960 un'ondata simile non aveva neppure danneggiato i villaggi, grazie alle mangrovie che a quel tempo proteggevano l'entroterra
Documenti Agenzie ONU
FAO (Fondo delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) - Dati ed informazioni sul settore forestale
Documenti di altre Organizzazioni
EarthTrends (portale di informazione ambientale del World Resources Institut) - Dati su foreste, praterie e zone aride in Bangladesh
Ministero dell'Ambiente/Direzione delle Foreste -Il territorio nazionale è così ripartito: oltre il 65% territorio agricolo, 17% foresta, 8% areee urbane; acque e altri usi del suolo occupano il restante 10% circa. L'area forestale include terre demaniali classificate e non, foreste delle fattorie, giardini del te. Nel caso di foreste private, i dati rappresentano le aree coperte di alberi. Dei 2,52 milioni di ettari di foresta, la Direzione delle Foreste ne gestisce 1,52 milioni di ettari che comprendono riserve forestali, foreste protette e acquisite, foreste di mangrovie. Le foreste di villaggio (terre delle fattorie) rappresentano le risorse arboree più produttive e coprono circa 0,27 milioni di ettari