Diritti

Stop al lavoro minorile 

Ogni bambino ha il diritto ad una vita dignitosa e ad un'educazione libera. Lotta anche tu contro lo sfruttamento del lavoro minorile giocando al gioco "Stop Child Labour"

I NATs (dall’acronimo spagnolo "Niños y Adolescentes Trabajadores") sono organizzazioni autogestite di bambini e adolescenti lavoratori, nate fin dagli inizi degli anni ’70 ed oggi diffuse in America Latina, Africa e Asia. Anima di tali organizzazioni è il comune obiettivo di difendere il lavoro minorile contro ogni forma di sfruttamento economico, ma sono gli stessi bambini lavoratori, che, presa consapevolezza della propria situazione e dei propri diritti grazie al supporto di educatori adulti che fungono da facilitatori, rivendicano i propri diritti civili e sociali operando direttamente sul territorio e lottano contro i soprusi, le discriminazioni e le ingiustizie mediante la pratica collettiva ed esperienze cooperative e di solidarietà.

 

Diritti dei bambini lavoratori 

MNNATSOP è il movimento nazionale di bambini, bambine ed adolescenti lavoratori organizzati del Perù; l'organizzazione fa parte del MOLACNATS, il coordinamento dei movimenti NATs dell'America Latina

 

Nonostante siano stati registrati alcuni progressi, in Perù sono numerose le questioni ancora irrisolte in merito alle violazioni dei diritti umani, come testimoniato dal rapporto 2010 dell'organizzazione Amnesty International

 

Lo sfruttamento delle risorse naturali di cui il Perù è ricco è una delle cause scatenanti delle numerose violazioni dei diritti umani a danno dei popoli indigeni, fortemente minacciati da compagnie petrolifere e da riforme governative svantaggiose

 

I 20 anni di conflitto tra le formazioni di guerriglia ed il governo che hanno caratterizzato la realtà peruviana tra il 1980 ed il 2003 vengono ricordati soprattutto per le violazioni dei diritti umani perpetrate ad opera del terrorismo politico e dalla repressione statale. Il rapporto della commissione della Verità e Riconciliazione tenta di far luce su colpe e responsabili

 

A dieci anni dalla caduta della dittatura di Alberto Fujimori, numerosi prigionieri politici sono ancora rinchiusi e torturati nelle prigioni peruviane; tre di esse, Callao, Yanamayo e Callapalca sono oggetto di denunce per le violazioni dei diritti umani che vengono consumate al loro interno

 

Il tasso di mortalità materna del Perù è il più alto di tutta l'America Meridionale. La mancanza di strutture e servizi sanitari di qualità, l'assenza di cure ostetriche di emergenza, la discriminazione socioeconomica, etnica e di genere subita dalle donne sono solo alcuni dei fattori che impediscono loro di poter accedere alle cure mediche

 

Grazie alla ricchezza mineraria del Perù (oro, rame, argento, ferro, vanadio, piombo...), uno dei settori occupazionali più sviluppati è quello dell'industria estrattiva. Nonostante alcuni esempi di buone pratiche, i diritti dei lavoratori delle miniere sono oggetto di continue violaizoni

 

La Convenzione sulle droghe dell'ONU del 1961 ha inserito la pianta di Coca sulla lista delle sostanze controllate e contemporaneamente ne ha dichiarato illegale la coltivazione. Tale misura ignora l'importanza della coltivazione di questa pianta per i cocaleros i quali, obbligati a coltivazioni alternative meno redditizie, sono destinati ad uno stato di povertà. I movimenti dei cocaleros si muovono per far valere i propri diritti e risolvere l'equivoco che caratterizza la foglia di coca

Manifestazione di cocaleros

 

 

 

 

 

 

 

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