Popoli

Il Brasile è il paese più popoloso dell'America Latina e la sua popolazione è fortemente eterogenea poichè composta da indios, da discendenti dei coloni portoghesi, degli schiavi africani o degli immigrati; il loro mescolarsi ha portato alla nascita di nuovi gruppi: i meticci, sanguemisti nati da un genitore bianco e uno africano, i Cafusos, nati da un genitore africano e uno indio e i caboclo, nati da un genitore indio e uno bianco

Il popolo dei seringueiros 

Con questo termine vengono indicati i raccoglitori di caucciù, la gomma tanto preziosa per il Brasile

Delle popolazioni indigene che hanno resistito alla penetrazione europea, gran parte è stanziata nella foresta Amazzonica, continuamente minacciata dalla deforestazione e dall'espansione industriale; è il caso, per esempio, del popolo Guaranì, il cui territorio è stato completamente invaso e devastato o delle popolazioni indigene di Raposa Serra do Sol, in lotta per il recupero e la protezione dei propri diritti sulle terre ancestrali

I popoli indigeni del Brasile sono i discendenti degli importanti gruppi amerindi che abitavano il continente prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo; riportiamo le schede di alcune delle etnie sopravvissute: gli Akuntsu e Kanoè, gli Arara, gli Awà, gli Enawene Nawe, gli Indiani di Raposa Serra do Sol (Kapuxi), i Guarani e gli Yanomami

Numerose sono ancora le minacce che i popoli indigeni brasiliani subiscono a causa dell'importanza e della ricchezza rappresentata dalle loro terre; è il caso della Costruzione della diga di Belo monte a danno del popolo Kajapò, o all'espansione delle coltivazioni della canna da zucchero o alle brame dei cercatori d'oro

Il Brasile è il Paese con la più grande comunità di italiani fuori dall'Italia; una delle comunità più numerose è quella veneta, emigrata in massa tra il 1875 e il 1920, la quale ha perfino creato una propria lingua, il Talian

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