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Territori urbani
La città di Nuestra Señora de la Paz (in italiano Nostra Signora della Pace), situata a 3.600 metri, è la capitale più alta del mondo. Fondata dai conquistadores spagnoli nel 1548 dove prima sorgeva un villaggio di minatori aymara, divenne presto un importante centro politico ed economico situato sulla strada tra Potosí e Lima. Oggi è la sede del Governo, mentre la capitale costituzionale è Sucre. La Paz si adagia sulla fenditura chiamata la hoyada, ed è sovrastata dalla popolosa città satellite di El Alto, la quale ospita un aeroporto internazionale. Qui, come in molte altre città boliviane, cultura coloniale e indigena si sono fuse. In città sono presenti numerosi mercati (affascinante e molto particolare è il mercado de las brujas, il mercato delle streghe), musei e chiese (la Basílica de San Francisco è un bellissimo esempio di barocco mestizo, meticcio, o andino). Nonostante tutte queste bellezze, La Paz è da ricordare che La Paz è anche una città dai forti contrasti (come tutta la Bolivia del resto), dove si possono trovare grattacieli, ma anche edifici popolari fatiscenti, auto di lusso e persone che spingono carretti in legno, uomini d'affari e ambasciatori e indigenti.
Potosí, famosa per le sue miniere d'argento (un detto spagnolo recita "vale un Potosí", cioè vale una fortuna), è una delle città più alte del mondo (4.050 metri circa) e dal 1987 è patrimonio dell'umanità UNESCO. Oggi l'attività mineraria non è più fiorente come un tempo, anche se molti continuano a lavorare nel settore. Il turismo, legato alla visita delle miniere e ad altri punti d'interesse (per esempio la Casa de la Moneda, antica zecca e oggi museo, e la Torre de la Compañia, resti di un convento gesuita in stile mestizo), è oggi un settore abbastanza importante.
Santa Cruz de la Sierra (in italiano Santa Croce della Montagna), centro principale dell'Oriente boliviano, è oggi la città più popolosa ed il centro economico principale della nazione. Dagli anni '70 è cresciuta rapidamente, anche se in maniera disordinata e poco regolamentata. Molte imprese straniere hanno qui la loro sede. La popolazione di Santa Cruz è per la maggior parte camba (nome con cui vengono chiamati gli abitanti della zona orientale del paese, contrapposto a colla, che indica gli abitanti delle zone andine) e forti sono le spinte autonomiste. Curioso è l'assetto urbanistico della città, divisa in anillos, cioè viali concentrici. Il monumento principale è la Basílica Menor de San Lorenzo (Basilica Minore di San Lorenzo).






