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Reti stradali e ferroviarie
In Bolivia, la rete stradale non è molto sviluppata. Questa è formata da 45 Rutas Fundamentales (Strade Fondamentali), le quali sono solo parzialmente asfaltate. Durante i periodi di pioggia intesa molte strade, soprattutto secondarie e locali, risultano impraticabili in quanto la terra battuta si trasforma in fango.
Tra i mezzi più utilizzati dai boliviani ci sono le motociclette, le camionetas (nome con cui sono chiamati i pick-up), la flota (autobus a lunga percorrenza), i trufi (taxi cittadini che seguono un percorso prestabilito) e i micro (pulmini con fermata a chiamata che percorrono un percorso prestabilito).
La Via degli Yungas, che collega La Paz e Coroico, è definita la strada più pericolosa del mondo. Chiamata anche Camino de la Muerte (Strada della morte), non è asfaltata, non ha parapetti e la carreggiata è stretta. Negli anni moltissimi sono stati gli incidenti. Oggi una nuova strada ha reso non necessario il suo utilizzo.
Viaggiare in Bolivia
Maruja Torres, nel suo libro Amor America, narra del suo viaggio in treno da Puerto Montt, Cile, a Nuevo Laredo, Messico. Nei capitoli "Il treno dei coraggiosi" e "Sotto il cielo", racconta della sua esperienza boliviana, fornendo una descrizione di cosa vuol dire spostarsi in treno per il paese, oltre che offrendo immagini significative dei luoghi visitati.
La rete ferroviaria boliviana è alquanto sottosviluppata. Interessante è la vicenda del cimitero dei treni nei pressi di Uyuni,a suo tempo luogo di interscambio di treni, sia per la sua vicinanza con la frontiera del Cile sia per la vicinanza con le miniere di Potosì. Con la crisi mineraria e le tensioni politiche con il Cile, la città rimase per metà abbandonata, fino a che la presenza del Salar, un grande deserto di sale, non le ridiede vita. In questo periodo, molti dei treni furono abbandonati nel mezzo del deserto, a 3600 metri d'altezza, costituendo quello che oggi è conosciuto come cimitero dei treni.