Diritti

Manifestazioni a Tunisi (dicembre 2010)

2011 - Per alcuni paesi arabi è l'anno della liberazione dai regimi dittatoriali. Il desiderio di libertà democratica, la lotta per i diritti umani e contro ogni forma di povertà sono stati la molla che ha fatto scattare in piedi le popolazioni di Tunisia, Egitto, Bahrain, Yemen, Giordania, Iran, Algeria, Marocco e Libia.

Studenti di un liceo di Tunisi durante le manifestazioni di gennaio 2011

In Tunisia, la "rivolta del gelsomino" ha portato alla fuga il presidente Ben Ali e ad una stagione di rinnovamento delle istituzioni del Paese verso una maggiore democrazia.

 

La storia della Tunisia dopo l'indipendenza dalla Francia (1957) è segnata da due uomini di potere, Habib Bourghiba (padre dell'indipenza e primo presidende della Repubblica) e Ben Ali, che nel 1987 destituì Boughiba e costruì un sistema autoritario velato di apparente democrazia e segnato dalla corruzione

Immagine relative alle condizioni di prigionia in Tunisia

Il rapporto 2009 di Amnesty International sui diritti umani in Tunisia riporta alcune informazioni sull'uso eccessivo della forza contro gruppi di manifestanti da parte delle forze di sicurezza

 

Il Codice dello Statuto personale tunisino, promulgato il 13 agosto 1956 prevede l' acquisizione di alcuni fondamentali diritti da parte della donna relativamente all'istituto del matrimonio, novità introdotte rispetto alla sharia, la legge islamica

 

La Tunisia continua ad essere il baluardo dei diritti delle donne arabe nel 21° secolo: leggi alcuni esempi dei progressi del Paese rispetto agli altri paesi arabi

 

Un'iniziativa pilota in Tunisia contro la violenza di genere ha attivato un numero verde a disposizione delle donne che hanno subito violenze

 

La libertà di espressione in Tunisia è oggetto di continue contraddizioni: da un lato il Paese ospita summit internazionali in materia di "società dell'informazione", dall'altro viola la libertà di informazione ed espressione dei propri cittadini

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