Realta economica

L'economia sudanese continua ad essere basata sull'agricoltura.

La gomma arabica si ricava dall'essudato dell'acacia nilotica

Raccolta delle arachidi

Per quanto riguarda le colture industriali destinate alle esportazioni, il cotone (esportato verso il Regno Unito e altri Paesi europei) è stato affiancato da arachide (di cui il Sudan è il secondo produttore in Africa), sesamo e canna da zucchero (in parte destinati anche al consumo interno), colture perenni che ben si adattano all'ambiente del Sudan centro-orientale.

 

Il Sudan è il primo esportatore mondiale di gomma arabica (seguito dal Ciad e dalla Nigeria): la gomma proveniente dal Sudan copre circa il 60% del commercio globale di gomma arabica.

 

Il petrolio 

Negli ultimi anni, l’economia sudanese sta vivendo un periodo di forte crescita legata allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi. Il petrolio è una risorsa che attrae i capitali stranieri (in particolare europeri e cinesi), ma le situzioni di conflitto che persistono nel paese non facilitano lo sviluppo delle attività economiche e finanziarie

Il Sudan petrolifero

La regione del Sudan meridionale è potenzialmente ricca di risorse naturali: terre fertili adatte all'agricoltura, petrolio, e un sottosuolo ricco di minerali preziosi (oro, argento, diamanti, coltan, tungsteno, uranio, rame e altri minerali). Fino ad oggi queste risorse non sono mai state sfruttate se non a livello locale e in maniera molto approssimativa. Le risorse ambientali del Sud Sudan sono delle poste in gioco importanti per lo sviluppo della regione e per la costruzione della pace, soprattutto dopo il referendum per la piena indipendenza (9-15 gennaio 2011) con il quale i sud-sudanesi si sono espressi quasi all'unanimità per la separazione da Kartoum. In particolare, il petrolio di cui il Sud è ricco resta una delle incognite più difficili da risolvere nella stabilizzazione del paese in quanto il governo di Khartoum non è facilmente disposto a cedere.

 

 

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