Popoli

Lingue e popoli dell'Africa

Nuba è il nome collettivo che raccoglie diversi popoli che parlano più di 50 lingue distinte anche se condividono molti aspetti del loro stile di vita. Questi popoli sono gli abitanti delle montagne di Nuba (regione del Kordofan); generalmente agricoltori e allevatori. All’interno della società sudanese, i Nuba vengono generalmente discriminati e considerati cittadini di seconda classe.

Donne Nuba. Foto di Hugo A. Bernatzik (1897-1953)

I Nuba sono conosciuti anche come “Gente di Kau”, dal titolo del libro fotografico di Leni Riefensthal (1902-2003), una delle più famose fotografe tedesche e regista di film muti, con il quale intorno al 1970 raccontò il suo incontro con i Nuba Masakin di Kau, Nyaro e Fungor. Le fotografie mostrano antichi modi di vita e costumi di questa popolazione, la loro arte di dipingersi il corpo ed il viso, le loro lotte e le loro danze dell’amore. Il territorio dei Nuba, il Kordofan, ha subito profonde trasformazioni antropologiche, economiche e culturali legate anche ad una guerra durata oltre 25 anni.

 

 

Mandria dinka

I dinka sono un popolo di pastori nomadi che si spostano su un territorio esteso tra il Nilo Bianco e i suoi due affluenti, il Bahr el Ghazal a occidente e il Sobat a oriente, fra i distretti di Wau e Bor. Gran parte di quest’area s’identifica nel Sudd, un’immensa piana alluvionale di 400 mila kmq.

Il Sudd in Sudan

 

 

 

 

I nuer sono un popolo nilotico che vive nelle paludi e nelle vaste savane dell'odierno Sudan meridionale, là dove il grande fiume africano, il Nilo, ri­ceve gli affluenti Sobat e Bahr el Ghazal.

 

Volti shilluk

Gli shilluk sono una popolazione del Sudan centrale e meridionale; si riferiscono a sé stessi come Chollo.

 

Donne fur durante una cerimonia nuziale

Donna zawada

Altri popoli sono i fallata, meglio conosciuti in Africa occidentale come fulani, nomadi seguaci dell'Islam; e i fur, il gruppo etnico maggioritario del Sudan occidentale (regione del Darfur, il "paese dei fur"); i baggara, allevatori musulmani originari della Libia dalla quale partirono per dirigersi verso sud dove le piogge erano più abbondanti, attraverso le montagne di Marrah, il cui nome significa letteralmente “la gente dei bestiami”; e gli zawada le cui donne indossano piccole collanine di perle o magnifici pendagli in metallo.

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