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Guerre dimenticate
La "primavera araba" - così definita dai media - è stato un movimento di protesta finalizzato all'ottenimento di maggiore potere politico e riforme democratiche da parte delle popolazioni di diversi paesi del mondo islamico contro le rispettive classi dirigenti.
La morte del tunisino Mohamed Bouazi, all'inizio di gennaio 2011, è stata la scintilla che ha fatto esplodere le proteste in Tunisia. L'insurrezione tunisina ha spronato anche il resto del mondo islamico ad opporsi allo status quo e a richiedere aperture democratiche.
In Libia il regime di Mu'ammar Gheddafi ha tentato di reprimere le proteste, inizialmente pacifiche, utilizzando la violenza. La diffusione della notizia che il Rais aveva utilizzato l'aviazione per attaccare gruppi di civili, la comunità internazionale, già preoccupata per lo scoppio delle violenze, ha deciso che non era più possibile astenersi dall'intervento. Il 17 marzo 2011 viene emanata la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU n. 1973 che prevedeva particolari sanzioni alla Libia e l'imposizione di una una No Fly Zone sopra l'intero paese. Poiché tali restrizioni non hanno fermato le violenze, Francia e USA hanno lanciato attacchi aerei contro le truppe del dittatore libico. Questa corsa alla violenza è costata la vita allo stesso Gheddafi, trovato morto il 20 ottobre del 2010. Dopo la morte del Rais gli scontri si sono ridotti, tuttavia la tensione è rimasta alta a causa del vuoto di potere che si è venuto a creare, che nè i diversi gruppi di miliziani nè le forze internazionali non sono stati in grado di riempire.
Documenti Agenzie ONU
Nell'arena internazionale ci sono regole per disciplinare i rapporti tra gli stati, anche quando essi siano in guerra. Esiste una serie di norme che regola la condotta in guerra degli eserciti, siano essi regolari o meno, ed è chiamato Diritto Umanitario. Questo s'inquadra nel più ampio Diritto Internazionale, insieme di norme ed accordi tra Stati che definiscono, tra le altre cose, quali siano i diritti umani o chi sia un rifugiato o un profugo.
UN Peacekeeping - il Peacekeeping delle Nazioni Unite è uno strumento creato dall'Organizzazione per contribuire a creare condizioni di pace duratura laddove sia scoppiato un conflitto. Il termine non trova posto nella Carta delle Nazioni unite ed è stato coniato dal secondo segretario delle Nazioni Unite, Dag Hammaskjold all'epoca dell'attivazione delle prime missioni di Peacekeeping.Questa mappa visualizza le missioni attuali dei Caschi Blu ONU, ma il Peacekeeping è stato utilizzato anche nel passato.
Documenti di altre organizzazioni
Department of Peace and Conflict Research Uppsala University - database dei conflitti attuali e passati a livello globale e di macroregione. Vengono rilevati sia i conflitti interstatali che i conflitti armati minori e le "one sided violence" cioè le violenze scatenate da gruppi etnici e clan nei confronti di minoranze, quasi sempre impossibilitate a difendersi. Scheda Paese.
Peacereporter - Il mondo in guerra: database dei conflitti armati in corso nell'anno . Consente di visualizzare un planisfero dei conflitti armati nell'anno in corso.