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Ambienti naturali
L'acqua...
L'acqua è una risorsa scarsa e strategica. Leggi alcuni spunti di riflessione sul tema dell'acqua come problema globale
"L'Egitto è un dono del Nilo". Il fiume, infatti, rappresenta il baricentro sul quale è stata edificata la civiltà dell'Antico Egitto.
Quando si pensa al Nilo si pensa all’Egitto, ma il bacino idrografico del Nilo comprende dieci Paesi. L’Egitto, appunto, ma anche il Sudan, l’Etiopia, l’Eritrea, il Kenya, l’Uganda, la Tanzania, il Ruanda, il Burundi e la Repubblica Democratica del Congo. Ognuno di questi Paesi vuole esercitare il diritto sovrano di costruire dighe con impianti idroelettrici sfruttando le acque del bacino del Nilo per produrre elettricità, oppure utilizzare liberamente parte delle acque presenti entro i confini nazionali
Curiosità...
Vai alla scoperta della storia dell'antico Egitto: perchè il Nilo fu così importante per la civiltà egizia?
L'inquinamento dell'acqua potabile in Egitto è "una situazione complessa, difficile da affrontare" così come l'acqua del Nilo "è molto inquinata, specie nei canali che vi affluiscono", in particolare da concimi chimici, scarichi fognari non depurati e rifiuti industriali, mentre i rifiuti solidi rappresentano il maggior problema ambientale egiziano in termini di effetti negativi sulla salute
Anche l'inquinamento dell'aria non è da poco. Le sterpaglie bruciate dagli agricoltori, gli scarichi di due milioni di auto, l'incenerimento all'aperto dei rifiuti contribuisce alla formazione di un addensamento di fumi sulla capitale egiziana
Il Deserto Occidentale egiziano si si estende per circa 3 milioni di km2, dalla sponda occidentale del Nilo alla Libia, e dal Sudan verso il mar Mediterraneo. Cinque oasi punteggiano il deserto: Kharga (il capoluogo), Dakhla, Farafra, Bahariya e Siwa fanno parte del Governatorato della Nuova Valle (al Wadi al Jadid). Questo territorio è stato oggetto di un progetto di sviluppo agricolo avviato nel 1959 che puntava alla trasformazione di questa regione desertica in un terreno agricolo fertile attraverso l'uso delle acque fossili delle arenarie nubiane (guarda le immagini del deserto occidentale, dal deserto bianco al Gilft Kebir)
Il deserto libico-nubiano costituisce la parte nord-orientale del Deserto del Sahara compresa fra la Libia, l'Egitto e il Sudan. Esso è delimitato a nord dal Mediterraneo, a est dal fiume Nilo e a sud dalle rocce del Tibesti in Ciad e dal massiccio del Darfur e la piana di Khartoum in Sudan. E' un deserto roccioso con delle estensioni di dune, essenzialmente un piano di arenaria (roccia sedimentaria) solcato da molti wadi, fiumi stagionali che si estinguono prima di raggiungere il Nilo. Le precipitazioni raggiungono i 13 cm all'anno
La penisola del Sinai è un territorio desertico dove un progetto italiano, avviato nell'ottobre del 1997, ha costruito un braccio artificiale del Nilo che passa sotto il canale di Suez e irriga il deserto (guarda la sequenza di immagini satellitari relative al progetto di sviluppo agricolo del Nord Sinai/canale Al Salaam dal 1991 al 2001)