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Popoli
La popolazione algerina si suddivide in arabofoni e berberofoni. Gli Arabi giunsero in Algeria nel VII secolo d.C. e rapidamente convertirono la religione e l' organizzazione sociale berbera secondo la cultura araba.
I due maggiori gruppi berberofoni sono i Cabili, montanari sedentari che vivono nella Cabilia e gli shawia di lingua tashawit (una varietà del berbero), indigeni del massiccio montuoso dell' Aurès.
Shawia
Il nome che gli indigeni dell'Aurès davano a se stessi era Qebayl mentre Il termine shawia, con cui erano e sono tuttora conosciuti, viene dall'arabo ed era considerato "quasi ingiurioso", significando pressapoco "pecore, capre". Il termine si è però diffuso e attualmente i locutori non hanno difficoltà a parlare di sé come shawi.
Abiti e ornamenti di questi popoli sono semplici e pratici, non altrettanto i rituali dedicati alla cura e cormesi del corpo, soprattutto femminile.
Tra i popoli berberofoni troviamo inoltre i Chaouia, pastori delle montagne e gli abitanti del deserto:
i Tuareg, detti anche uomini blu e gli Mozabiti, i mercanti del Sahara
Le leggende che accompagnano il popolo dei Tuareg sono numerose e contribuiscono ad alimentare il favoleggiare sulla loro origine e sull'uso del velo, sul ruolo sociale delle loro donne e sui riti amorosi
IMOHAG
Imohag vuol dire "Uomini Liberi". E' un termine della lingua Tamahak, la lingua dei Tuareg, ed è il nome che questo popolo usa per definirsi."Tuareg", il termine più comunemente usato, è invece una parola araba che significa "Rinnegati da Dio".
L'Algeria, colonizzata sulle coste dai Fenici, era abitata nell'interno da tribù di Numidi, di Mauri, di Getuli, che ebbero lingua e scrittura proprie