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Realta economica
Somaliland
Il Somaliland, la regione settentrionale dello stato somalo, è un caso a parte nella storia della Somalia. Dichiaratosi indipendente nel 1991, ma mai riconosciuto ufficialmente dalla comunità internazionale, questo stato è rimasto ai margini del conflitto che ha segnato il resto del paese e in questi anni ha iniziato a ricostruire una struttura di governo. Intrattiene relazioni diplomatiche con alcuni stati e istituzioni come l'Unione Europea, la Norvegia, il Ruanda, il Kenya e la vicina Etiopia. Nel luglio del 2010 si sono svolte le elezioni presidenziali che hanno portato alla vittoria il candidato dell'opposizione.
La situazione politica della Somalia è precipitata nel 1991, quando è stato deposto il dittatore Siad Barre, al potere dal 1969 con l'appoggio di USA e URSS. Dopo la fuga di Siad Barre è iniziata una guerra tra i diversi clan presenti nel paese che ha portato alla morte di decine di migliaia di civili.
Tra il 1992 e il 1995 le Nazioni Unite hanno inviato una forza militare per cercare di distribuire aiuti alla popolazione e stabilizzare il paese, senza tuttavia riuscire nell'intento. La missione è di fatto terminata con il ritiro della forza multinazionale, riportando il paese ad una situazione di sostanziale anarchia. Per circa un decennio la Somalia è stata divisa in territori controllati dai diversi Signori della guerra, fino a che nel 2004 è stato fondato un governo transitorio, prima in esilio e poi all'interno del territorio somalo.
Nel 2006 l'Unione delle Corti Islamiche, un raggruppamento di matrice religiosa, è riuscito a conquistare la capitale, imponendo la legge islamica. L'intervento di Etiopia e Stati Uniti nel 2006/2007 rovesciò il governo delle corti islamiche, riportando al potere il governo di transizione. Le Corti Islamiche tuttavia hanno continuato il conflitto avviando una guerriglia che continua ancora oggi.
Nel febbraio del 2009 viene eletto Presidente Sharif Ahmed, ex-leader moderato delle Corti Islamiche. Le azioni di guerriglia delle diverse formazioni hanno colpito duramente il governo, costringendolo a reintrodurre la legge islamica nel 2009. Tra le formazioni di opposizione più forti c'è il movimento Al Shabaab, un'organizzazione islamica radicale che ha effettuato numerosi attentati e che nel 2009 pare aver trovato un accordo con le Corti Islamiche.
Pirati
L'assenza di un governo centrale ha favorito lo sviluppo di gruppi di pirati che utilizzano le coste somale come base per attaccare le navi che seguono la rotta del Mar Rosso. Leggi la scheda del sito Peace Reporter sui retroscena dello sviluppo dei pirati somali.