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Realta economica
Economia
L'economia del Mali si fonda in gran parte sull'agricoltura. In particolare, nella zona meridionale del paese, intorno alla città di Sikasso, era molto forte la produzione di cotone. Per molti anni il cotone è stato il motore dello sviluppo di buona parte del paese, ma oggi il cotone africano vive una grande crisi che ha messo in difficoltà milioni di agricoltori.
Tra le colture commerciali vi è anche il riso, coltivato soprattutto lungo il corso del fiume Niger.
L'agricoltura tradizionale è invece in buona parte indirizzata alla produzione di miglio e sorgo.
Il Mali è uno dei paesi più poveri del mondo. Per rispondere a queste problematiche sono nate diverse iniziative di supporto alla popolazione locale. Una delle essperienze più riuscite è forse quella di Kafo Jiginew (Unione dei granai, in bambara), un'associazione che si occupa di microcredito, cioè di prestare piccole somme di denaro alle persone più povere in modo che possano avviare attività per migliorare la propria condizione. Una volta avviate quste attività i soldi vengono restituiti e possono essere prestati ad altre persone.
Politica
Dopo l'Indipendenza, raggiunta nel 1960, il Mali è stato governato per quasi un decennio da Modibo Keita, deposto nel 1968 da un colpo di stato guidato da Moussa Traoré.
Il regime di Traoré fu estremamente sanguinario ed ebbe termine solo nel 1991, con un nuovo colpo di stato militare. Questa volta però i militari decisero di avviare il paese verso un sistema democratico e nelle successive elezioni multipartitiche venne eletto Alpha Oumar Konare.
Dopo due mandati, nel 2002 venne eletto alla presidenza Amadou Toumani Touré, ex-militare che aveva partecipato al colpo di stato del 1991 e che aveva poi lasciato il potere ai civili. Leggi un'intervista con il Presidente Touré.